A se stessa – Risotto ai carciofi

La donna manager che vince sull’uomo non è un tema nuovo nella società degli ultimi anni. In questo racconto ricetta, la donna brinda a se stessa e intende la gola come una coccola, qualcosa di intimo e lì, immobile nel tempo e nello spazio, da dedicarsi nel silenzio della propria – felice – solitudine. Serena Piantoni si aggiudica il quarto posto al concorso Ricettacolo – La Superbia. Continua

Tagliolini al rosso dell’amor proprio

Chef che padroneggiano in tv molto più che in cucina, infleuncer di Intagram e rivalità tra celebrità formato-clic fanno di questo racconto ricetta un attuale cliché che stentiamo a sfatare. Intanto la ricetta, nella contesa tra una superbia e l’altra, ci fa prendere appunti sul nostro taccuino di cuochi del focolare domestico, e non è niente male… Salvatore Improta si aggiudica il terzo posto al concorso Ricettacolo – La Superbia. Continua

Superbatelle regali

Con andamento in versi e giochi di calembour, Flavio Tamiro ci propone la ricetta di queste Superbatelle regali, che ti vien voglia di prepararla già stasera. Ma chiama anche in causa molti altri ingredienti, come a dire che la Gola è tutto fuorché avarizia. Continua

Dei siamo

È la superbia il vero dono divino, ed è la superbia che fa di un piatto un nettare. La ricetta siciliana della pasta c’anciova e ca’muddica è il climax di questo racconto dallo stile impeccabile. Vincenzo Cammarata, con Dei siamo, vince il settimo concorso Ricettacolo. Continua

Fame di riso, fame di lui

Una lussuria tutta femminile, dal momento che l’uomo viene chiamato predatore e monello solo perché ha raccolto la sfida lanciata sfacciatamente dalla donna, e una ricetta del risotto al radicchio: i veri ingredienti del racconto vincitore di Ricettacolo – La Lussuria, di Carlotta Moscardi. Continua

Il volto dell’ira

Un’ira che ci consola, che fa riflettere, ci viene regalata da una favola che cela la ricetta di una torta al cioccolato dal cuore morbido. Ma cela anche il rapporto di fiducia e pazienza tra madre e figlia, così come l’accettazione della propria personalità al cospetto delle ingiustizie del mondo, in un quadro denso di messaggi. Carlotta Moscardi si aggiudica il quarto posto al concorso Ricettacolo – L’ira. Continua

La moglie

Quando leggiamo che una barista è una psicologa col mal di piedi ci viene voglia di premiarla immediatamente. E barista, la protagonista di questo racconto, lo è per davvero, lo è nell’anima. Lo è per quel mojito che ti fa venire voglia di berne uno subito, per il ritmo delle parole che – forse non se ne accorge – ti fa già ballare, per l’alterigia celata dalla diplomazia. È regina del suo micromondo e non deve chiedere a nessuno il permesso di essere rabbiosa. Francesca Lesen con La moglie ottiene il terzo posto alla quinta tappa della maratona Ricettacolo. Continua

Ada

L’ira di una donna può essere sadismo vero, ma mai volgare, mai troppo stucchevole. Conserva sempre un innato aplomb, una maestria nel manipolare, ed è sul più bello che esce: quando l’uomo ne sottovaluta le capacità. La faraona alla Ada ne è un esempio. Cinzia Sosio con Ada si aggiudica il secondo posto al concorso Ricettacolo – L’ira. Continua

L’ultima cena

L’ira in cucina diventa un connubio tra tortura fisica e poesia. No, non sono metafore, qui occorre prendere le parole alla lettera. Un racconto politically incorrect che ci provoca compiacimento, una ricetta di un risotto d’autore. E vini fruttati, coltelli giapponesi, sapori del sud rendono di Massimo Coccia il quinto vincitore della maratona Ricettacolo. Continua

L’erba del vicino

Un’altra ricetta tipica sarda viene presentata sulle nostre tavole di Seveners: la burrida. È condita con il dialogo tra padre e figlio mentre cucinano, all’ombra di una nonna che rappresenta un ulteriore punto di riferimento. Confronti generazionali, quindi, dall’odore di caffè e dalle parole – a tratti paternali – di chi non vorrebbe vedere crescere il proprio figlio sono gli ingredienti per il racconto quarto classificato di Ricettacolo – L’Invidia: l’erba del vicino di Massimo Coccia. Continua

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