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Essere protagonisti
In 17 Giugno 2018 da Mary Empatika
Viviamo imprigionati in esistenze in cui la frenesia regna sovrana. Siamo completamente sballottati da una parte e l’altra. Lungo la strada siamo formiche che procedono a ritmo serrato rischiando di non incrociare l’Altro. Spesso e volentieri ci si ritrova a rimandare l’incontro con se stessi. Abbiamo l’impressione che qualcuno più potente di noi eserciti una forma e un potere sulle nostre azioni e il nostro comportamento. È come se qualcuno più potente di noi muovesse i fili della trama della nostra esistenza e noi impotenti ce ne lasciamo assecondare. Non è questo un modo sano di vivere.
La vita è fatta di momenti che vanno vissuti con intensità e valore. Nulla ci è donato così per caso e nulla va sprecato come se non ci importasse di dare un senso ad ogni azione o gesto che compiamo. È quando acquisisci una certa consapevolezza (frutto di esperienze, ideali, sogni, errori, sbandate) che il modo in cui guardi la vita e al mondo che ti circonda che inevitabilmente cambia. Senti l’esigenza di ritagliarti uno spazio tutto per te in cui poter essere te stesso al cento per cento, in cui coltivare le tue passioni vitali e continuare a credere nei tuoi Sogni. Impari ad ascoltarti, rifiutare le etichette, rispettarti. È un’esigenza dettata dalla nostra natura umana. Tu sei il Protagonista della tua esistenza e non ti accontenti di interpretare personaggi secondari o lasciarti influenzare da chi vuole manipolarti per perseguire i propri obiettivi.Ogni giorno sei tu, solo tu che fai scelte, prendi decisioni e conduci il gioco. Se vuoi scrivere il capolavoro della tua esistenza devi imparare anche a dire no. Dire no è vitale per evolversi, per non scendere a compromessi, per essere coerente con quello che sei. Non si può piacere a tutti, non si può accontentare sempre il prossimo, cedere a certi ricatti psicologici di chi pensa solo a se stesso. Come disse Platone, la via più facile per andare incontro all’infelicità è proprio quella di accontentare tutti. Il rapporto con l’Altro deve essere arricchente dal punto di vista umano. Deve basarsi sul confronto, sul dialogo autentico, sulla condivisione di esperienze significative. Se questi requisiti mancano, esso si riduce ad essere un annullamento del proprio essere per l’Altro, un rapporto falso o mancato.
Solo se siamo protagonisti della nostra vita non rischiamo di smarrirci o perderci nell’Altro. Ognuno deve coltivare la propria individualità affinando la propria curiosità, sperimentando, mettendosi in gioco. Molti adulti credono di sapere già tutto e smettono di mettersi in gioco. Sono persone arroganti, prepotenti, essenzialmente vuote ed aride.
Quando ti realizzi sei tu sei tu a condurre il gioco della tua esistenza, ti senti più sicuro di te stesso; accetti le sfide che la vita ti pone lungo il tuo cammino con più calma e fiducia nelle tue capacità e possibilità. La smetti di considerare quelle vocine auto-sabotatrici che ti bloccano l’energia vitale quando devi prendere delle decisioni. Lasci scorrere il fiume e non ti paralizzi davanti ai ”muri” che la mente è capace di creare per sabotare le buone intenzioni.
I protagonisti della propria vita sono esseri curiosi, determinati, coraggiosi che non hanno perso la propria umanità. Sono esseri sensibili che si mettono continuamente in discussione e si lasciano guidare dalle proprie emozioni senza paura.
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