Le storie superbe . SUPERBIA
La cinquantunesima sfumatura di grigio (la saponetta che parte)
In 25 Ottobre 2015 da Sara MillaDunque, in questi negozi proof loom non so, il cui profumo si spande per un’area urbana 500×500, acquisterete una saponetta a palla con dentro incastrati dei boccioli di rosa, essiccati. Ve ne tornerete a casa con il vostro cartoccetto inusitato e romantico e comincerete a guardarvi intorno, tanto per vedere se si attiva qualche utile associazione. L’occhio vi cadrà e poscia rotolerà sulla vasca da bagno. Vi si flesceranno alcuni episodi visti al cinema, gente che si arrotola nelle vasche, e dopo i primi risciacquii effettivamente c’è una adeguata dissolvenza, e tutti pensano, o almeno non tutti, una nutrita schiera di ingenui, be’ non molto nutrita, insomma voi penserete: chissà dopo, che meraviglia, che roba romantica.
Bene, deciderete l’utilizzo dell’impareggiabile palla che vi è stata venduta per saponetta e che si rivelerà più perniciosa di un corpo contundente. Sera, marito, vasca, acqua calda. Attirerete l’ignaro consorte, e una volta posizionato il poveretto sul fondo della vasca vi accorgerete che la vasca gli sta di misura e altro non ci va… Mentre invece, le stelline del cinema, ricordate bene, stavano adagiate di fianco.
Ma non vi farete scoraggiare da ciò. Con abile mossa vi incastrerete sovrapponendovi all’indistruttibile uomo della vostra vita: la sua dopo avervi conosciuto è da buttar via. Passerete alla mossa successiva, liberare la sfera profumata nell’acqua. Questa, parte con un sibilo da missile terra aria in questo caso acqua e comincia a correre per tutta la vasca colpendo senza discernimento. Quando si placa, rimarrete basiti ad osservare tre striminziti boccioli secchi galleggiare nell’acqua.
Decidete di ignorarli e dedicarvi ai vostri corpi. Ma per fare questo bisognerebbe avere una certa libertà di movimento e quindi liberare il maschio dalle spire della vasca da bagno e dall’amato macigno che gli sta tra femore e malleoli. Ispirate dall’amore vi girerete su voi stesse piegando come madre natura esige, le ginocchia e facendole atterrare in zone non consacrate all’accoglienza di granitici ossi da brodo.
Al grido: grazie, ho goduto! Termina l’ardente avventura così amorosamente e incoscientemente predisposta dalle vostre indebite smanie erotiche.
Sara Milla è educatrice, scrittrice e organizzatrice di eventi culturali e mostre d’arte a Roma, dove vive. Ha pubbicato due libri:
- Il rischio della formica – Epika edizioni
- Il rifugio – Ottolibri
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