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Le storie spezzate
In 4 Ottobre 2018 da Mary EmpatikaSi può cominciare a “scrivere una nuova storia” solo se abbiamo completato quella precedente. Solo se accade ciò ci si può veramente focalizzare su una nuova esistenza fatta di inediti scenari ed orizzonti multi-sfaccettati da esplorare. Solo così si può vivere a pieno il proprio percorso. I nemici della nostra evoluzione sono i “se” e “ma “che costruiamo senza tregua e dei quali spesso e volentieri diventiamo vittime.
Paulo Coelho in un suo celebre libro chiamato “Lo Zahir” fa riferimento alle “storie interrotte” e ne spiega il concetto considerandole “storie spezzate” che non hanno conosciuto la “fine” e che quindi rimangono sospese o imprigionate in una “spirale” senza via d’uscita. La stasi non è fertile perché ci porta a rimuginare continuamente sul passato e a perderci in congetture sterili.
La stasi ci fa indietreggiare piuttosto che avanzare verso un percorso che aspetta solo noi per essere esplorato. Quanta energie, tempo ed emozioni si sprecano nei periodi di stasi! Eppure basterebbe armarsi di coraggio e determinazione per reagire e agire e andare incontro al proprio Destino che fa paura ma che vale la pena affrontare.
È inevitabile che ad un certo punto della propria esistenza si senta l’esigenza vitale di liberarsi di “ciò che eravamo”, di un bagaglio pesante e scomodo, della propria storia personale che spesso risulta limitante. Solo così possiamo sentirci veramente liberi e possiamo nuovamente “metterci in gioco”, lasciarci andare a nuove esperienze e nuove avventure. Ci vuole coraggio, tenacia, volontà e tanta creatività.
I cambiamenti e le storie necessitano di azione. Le parole se non trovano concretezza nelle azioni si disperdono nel nulla, perdono valore. Anche un giorno uggioso può regalarci un inedito spiraglio di Luce che possiamo cogliere solo se lo vogliamo. Solo se abbiamo la giusta attitudine per accogliere ciò. Se siamo negativi e pessimisti non faremo altro che attrarre a noi altra energia negativa che inevitabilmente ci farà cadere e soffocare in una Spirale piena di dubbi, incertezze e tentennamenti.
Ma una parte di noi vuole Vivere e non sopravvivere. Non si può condurre esistenze nelle quali ci accontentiamo di ciò che la vita ci offre. No, non è possibile! Vivere di “se” e “ma” non è vita. Prendiamo pure carta e penna e mettiamoci a scrivere tutto ciò che ci passa per la mente. Grazie alle parole ci sentiremo liberi e pronti ad eternare i nostri pensieri contribuendo a trasformare tutte le negatività in un’inedita creatività. Come ci esorta Paulo Coelho sforziamoci di chiudere i cicli e apriamoci alle novità, agli imprevisti, alla vitalità. Fondiamoci con il nuovo ciclo vitale che si apre dinanzi a noi e che ci consente di sentirci veri e coerenti con la nostra vera natura.
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