Coccodrilli ad Artem . IRA
Léon Gustave Ravanne
In 14 Ottobre 2016 da Il ViaggiatoreSi sa poco di lui. Se digiti il suo nome su Google (Google lo conosce anche un extraterreste, eh!) ti viene il dubbio di esserti sbagliato. Non compaiono sue citazioni, in tutto questo marasma digitale, nessun indizio che ti permetta di dire che ha avuto una vita sociale attiva. Ma, improvvisamente, scopri che esiste un sito web tutto suo, e ti dici: ecco, esiste ancora qualche pazzo che porta avanti quel talento sconosciuto, anche a distanza di oltre un secolo!
Ti addentri piano nella vita, nella carriera di quell’uomo solitario, che nasce pittore e farà il fotografo quando la fotografia è per pochi eletti. Che è stato allievo di Léon Bonnat e di Fernand Cormon. Che a Meulan apre il suo primo atelier ma è solo a Les Mureaux che trova casa, il vero giaciglio. Les Mureaux è un villaggio lungo la Senna. Qui l’atelier prende forma anche nelle immagini. A quel tempo le inondazioni sono frequenti e l’atelier è stato realizzato quindi in soppalco, dove, per la mancanza di elettricità, viene costruita una grande finestra per consentire all’artista di dipingere in condizioni migliori. Mi immagino il suo cavalletto, con lui che dipinge prendendo la luce al fianco del vano di quella finestra aperta. Mi immagino le sue medaglie, i premi esposti, che ricordano le presenze sulle scene importanti, come Expo 1900. Sì, era un uomo importante, un uomo da Legion d’Onore. Un Maestro delicato e metodico.
Il vero coccodrillo:
Oggi, 14 ottobre 1904, muore a Les Mureaux, nel suo atelier in Boulevard Victor Hugo, il pittore e fotografo Léon Gustave Ravanne. Aveva solo cinquant’anni. Lascia la sua Femme Blanche, Madame Blanche Bouché Ravanne, sua moglie, che lo ha accompagnato nella sua carriera a Les Mureaux, fedele e musa ispiratrice. È lei che ipotizza la causa della morte: complicanze in seguito a una presunta malattia al cuore. Di lui ricordiamo quei paesaggi marini e campestri imparati dal primo maestro, Léon Bonnat, e quell’arte più matura, ereditata da Fernand Cormon, realista, dal cromatismo espresso in tinte scure e in luci brillanti.
Le opere, in ordine: 1. Léon Gustave RAVANNE, Mouillage d’une ancre, 1894 – Musée maritime de l’Ile Tatihou, Saint-Vaast-la-Hougue; 2. Léon Gustave RAVANNE, Barque de pêcheur dans la houle: Saint-Vaast-la-Hougue, 1896 – Musée maritime de l’Ile Tatihou, Saint-Vaast-la-Hougue; 3. Léon Gustave RAVANNE, Pont aux Perches de Meulan – Mairie de Meulan; 4. Léon Gustave RAVANNE – Fotografia realizzata a EXPO 1900; 5. Atelier de Léon Gustave RAVANNE, Les Mureaux.
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