Amatorius Secretum . LUSSURIA
A Voi lo scisma e le arti impure
In 10 Ottobre 2015 da Debora BorgognoniSua Maestà…
Non sappiamo bene definire il protagonista dell’evento di oggi, sabato 25 gennaio 1533. Siamo solo un piccolo giornale, siamo solo piccoli inviati che vogliono rendere onore alla Storia, e grazie a dio Gutenberg ci è venuto in aiuto con la stampa a caratteri mobili almeno un’ottantina di anni fa… Quindi, tornando a noi, il protagonista lo lasciamo dedurre a voi. I candidati invece ve li suggeriamo noi.
Re Enrico VIII. Il re soldato, il re libertino, il re che non scende a compromessi. Sicuramente uno che sa il fatto suo, e vive attivamente la sua Inghilterra, con lungimiranza e forse con una piccola dose di incosciente passione, che in fondo non fa mai male.
Caterina D’Aragona. Figlia dell’ambasciatore spagnolo in Inghilterra e moglie – fino a ieri – di re Enrico VIII, ma ancor prima sua cognata, perché ci aveva già provato con un Tudor, e forse sarebbe anche andata meglio, se non fosse che il fratello maggiore di Enrico, Arturo Tudor, morì prematuramente lasciandola quindi vedova. Madre di Maria Tudor, e quale tragico destino partorire una femmina…
Papa Clemente VII. Respinge al mittente, ossia lui, Sua Altezza of course!, la richiesta dell’annullamento con Caterina. Eppure fino a un attimo prima sembrava solo un proforma e già Enrico organizzava le seconde nozze. Perché lo fa?
Carlo V. Eh già, proprio lui, l’imperatore del Sacro Romano Impero, figlio di Giovanna la Pazza e di Filippo il Bello (e già qui vorremmo aprire una parentesi lunga cento pagine… ma farà parte di un’altra storia), nipote di Caterina e “collaboratore” politico del Papa in fatto di matrimoni e imperi. Insomma, gli interessi spagnoli prima di tutto; e non tanto per la felicità della zia, sorella della madre Isabella, quanto per la sua propria megalomania, convince senza troppi problemi Papa Clemente.
Maria Bolena. Una delle amanti del re, figlia del conte Sir Thomas Boleyn, fedele al casato Tudor, e di Elizabeth Howard, invece filo-York. Per sei anni la prediletta del re, col quale ha il tanto atteso figlio maschio, Henry guarda caso, che però, con grande disappunto della donna, non viene nemmeno riconosciuto, viene improvvisamente scansata dalla sorella.
Anna Bolena. Mentre la sorella Maria, in Inghilterra, cerca di tenersi con tutte le forze i diritti sul letto regale, lei viene mandata dal padre, Sir Thomas, nei Paesi Bassi come damigella d’onore al servizio di Margherita D’Asburgo. In occasione del matrimonio tra Maria Tudor e Luigi VII di Francia, ottiene di diventare dama di compagnia della regina francese. Le si apre un mondo. Impara la moda, la danza, la letteratura, la poesia religiosa, la musica. E l’amor cortese. Torna in Inghilterra con questo affascinante “bagaglio culturale”.
Una certa (impudica) arte francese. Ha fatto impazzire questo re alquanto libertino, e ahinoi!, non possiamo proprio descrivervela.
Il matrimonio. Eccoci arrivati al traguardo. Il matrimonio c’è stato. Il re alla fine se n’è fregato di Chiesa, Papa, moglie ripudiata, amanti ferite, imperatori ambiziosi e affari d’Inghilterra. E l’ha sposata.
Sarà il matrimonio il protagonista di oggi? Sarà l’amor cortese o questa parolona, Scisma, che non capiamo bene cosa sia e cosa sarà domani, perché poi, in fondo, non è stata ancora pronunciata ufficialmente? Consegniamo a voi il pacchetto, e via alla fantasia. Per noi bastano gli auguri a questo re energico e alla sua nuova sposina. E se non saranno figli maschi, abbiamo la certezza che l’Inghilterra saprà correre ai ripari, e chissà, magari per la prima volta vedremo sul trono una donna.
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