Pulp

La sposa d’oro è una bambola Barbie. Per Charles Bukowski è la Morte. Per noi è uno degli ScattiAvari di La Eli tratto dal romanzo Pulp. Continua

Mozart in the Jungle – Oboe, violino o tromba?

Chi ha detto che la musica classica è noiosa? Chiunque sia stato non ha mai conosciuto i membri della New York Symphony che ne fanno una più del diavolo. Continua

Buongiorno, Principessa

Asha è una Principessa, continua e vedersi così, anche se la sua vita è su una provinciale. Pin è un allevatore di vacche, quello che ne ha più nella zona. Lui accosta e tratta, lei accetta. Buongiorno, Principessa è un racconto crudo, spietato, che puzza di sudore e vive di sogni che non vogliono infrangersi. Il racconto superbo di Chiara Menardo si aggiudica il terzo posto del settimo concorso StorieSuperbe. Continua

Maria Callas

Il 16 settembre 1977 moriva a Parigi Maria Callas: il Viaggiatore ne scrive il coccodrillo. Continua

Vittima dell’entusiasmo

I dati contrastanti, talvolta pessimistici e talvolta ottimistici, che cambiano anche nel giro di un week-end, possono portare all’entusiamo, in alcuni casi letale. Continua

I fagioli alla McCoy

Parco di Yosemite: tre amici, un fuoco e una ricetta dall’ingrediente segreto. Sono i fagioli alla David McCoy, il padre di Bones, il medico dell’astronave Enterprise. Continua

Opressão por lá

Dai graffiti dell’artista brasiliana Panmela Castro, impegnata dal 2006 in una battaglia contro la violenza sulle donne, nasce una poesia che diventa Frammento Avaro. Opressão è donna, mondo, Italia, attualità. Continua

Mark dall’alto del trespolo

Kim Phuk è il suo nome; nove anni, la sua età; l’8 giugno 1972, il giorno; Trang Bang a pochi chilometri da Saigon, il luogo; il bombardamento con bombe al napalm l’evento che Nick Ut celebra col clic della sua macchina fotografica. Il simbolo è chiaro, forte, prepotente. Ma Zuckerberg, dall’alto del suo trespolo, censura. E Attilia gli scrive. Continua

Quindici verticale

Fastidioso, stonato nella sua meticolosità. A partire dal nome: Silvio Rosati Calamai. E poi su, passando per la presunzione maschile, per la sicurezza nella propria superiorità, per l’ostentazione del possedere, la mediocrità vestita di arroganza. Anonimato non compreso, scritto ma volato via. Quindici verticale. Il racconto superbo di Barbara Guazzini si aggiudica il secondo posto del settimo concorso StorieSuperbe. Continua

America: l’amore ai tempi del self-service

E voi come ci andreste in America? Da soli, coast to coast, con qualcuno o solo in compagnia di un vibratore? Continua

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