LUSSURIA
A Debora senz’altro
In 24 Giugno 2019 da Alessandro LanucaraM’hai regalato il lunedì del Bello
per questo dono chiamami FRATELLO
(il Bello me lo sposti al trentatre
del mese d’undicembre milletre)
l’Impellizzeri ascolta me lo metti
nascosto sotto ad altri trafiletti
come fosse un moscone o un moscerino
che hai spazzato lì sotto al tuo zerbino
l’Odino scrive troppo che tormento!
si crede un russo di metà ottocento?!?!
metti a quei suoi torrenti due o tre dighe
pubblicalo a puntate di tre righe
Balasso m’ha trattato troppo bene
lascialo pure lì se ti conviene
ma fossi il Boss io lo pubblicherei
accanto al Bello (giorno trentasei)
che dire su Levato l’occhialuta?
lo dice il nome stesso va levata!
che cazzo fai, ministra, come niente
mi metti attorno sta marea di gente???
senz’altro sono il cocco di mammà
(io e Fabio siamo ormai le tue metà)
ma in quel tuo blocco ascolta il tuo bimbino!
non resti l’ombra d’altro scribacchino!!!
17\6\3 Zumpappèro&Perepè
12 commenti
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Che gli strali
del grande Dio norreno
ti colgano
pensoso sul disimpegno
e che le dighe
siano travalicate
da ordalie
di barbare parole
in modo che
ti sia precluso il verbo
e non ti resti
che il tempo di un gelato.
AL DIVINO ODINO
(per gli amici “Zio Wotan”)
Mi merito gli strali
le ordalie
ed altre regalie
compresi in toto
li mortacci mii
ma la bar del centro
BARBARE PAROLE
mi prendo due o tre ore
per ammirar faville
cosce e petto
della cassiera imbecille
poi mi lecco
senza fretta il gelato
gusto puffo imbranato
kinder bueno
e pistacchio
indi mi taccio
Al giasoniaco oro
Mi dichiaro “battuto”
e mi ritiro affranto
non sono così adatto
al sugo del tuo pranzo.
Se può consolarti:
1) io mi dichiaro “battuto” e mi ritiro affranto fin dal giorno in cui son sbucato da quel tal ventre;
2) proprio adesso riguardavo il mio sugo, che in poche settimane ho sparso anche su questo blog, e mi son trovato alquanto peggiorato, rispetto a qualche anno fa; non oso pensare che livelli toccherà la mia idiozia quando avrò raggiunto la tua rispettabilissima età, trallallèro e trallallà;
3) si stava meglio quando si stava peggio, ciau Giovanni!
LO STUOLO DI FORFECCHIE
Stamane mi fischiavano le orecchie
ed un prurito strano m’affliggeva:
fossero tigne o stuolo di forfecchie
sui timpani al silenzio era coeva
la danza delle pinze per la foia.
Poi un’anima gentile m’ha svelato
l’arcano: ehi, più volte sei citato!
Affrettati a tagliare la pastoia!
Perciò ho indossato tosto l’armatura
del metro antico inviso all’Ape Maia
lo scudo in rima e ogni altra sfumatura
di lancia ed elmo e sino in piccionaia
catapultato ho sparso segatura
per dar manforte anche alla bambinaia.
A LANUCARA SENZ’ALTRO
hai provocato una fiumana di commenti
(c’è poco da dire: te la sei cercata!!!)
comprendo se molti sono rimasti sgomenti
così svegli dell’Odino la punitiva cascata
io non posso che esser tra i più contenti
tra tutti hai salvato me dalle acque
(certo, è altra cosa dai ringraziamenti…)
io sto col Bello, anche lui non tacque
e con l’Impellizzeri fuori dai battenti
tu che della ditta sei il menestrello
pure tu attingi alle odine sorgenti
e fa’ che siano sempre un lieto ruscello
Caro Diego, non ho capito un kaiser…ho capito solo “all’Ape Maia”…
…fui scemo di guerra, con me devi esprimerti in “Etrusco Lambrusco” o a gesti sconnessi, in piedi sul cocuzzolo della montagna…
…altrimenti chiedi a Giovanni se ha visto gli occhiali della Levato, inforcali e attacca un “Vola vola vola vola vola l’ape Maia” come solo tu sai fare, tenendo in mano il cappellaccio in paglia e fieno che la regina d’Inghilterra (grossa amica del kaiser Grande Puffo) ha regalato a Fabio (viceministro del governucolo di scopo e paletto, con delega per la Latteria Italia) e vedrai che qualche sesterzo per il nuovo treppiedi del Balasso lo racimoliamo perepè!!
Hai visto, o Imperatrice d’Oriente, cosa capita ad assecondare un pazzo? Te li ho sbroccati in comitiva, dal primo all’ultimo! Guardali lì come te li ho ridotti, i tuoi maestri del belcanto: Odino in preda a una crisi mistica, il Bello che delira in sanscrito, Balasso che ormai sgorga solo per endecasillabi, la Levato che mi diffida per mail. Dovevi capirlo fin da quando ti fiondai quel “Incazzato nero” che sono un esemplare da evitare, ormai non puoi che metter sui fornelli un secchio di camomilla e sperar d’addormentarli tutti in sevenblocco!!
2° Sonetto per Lanucara (ABBA CDDC EFE FEF)
CON MENTE ADORNA
Era uno scherzo, mica un’allusione!
Non prendere le pinze per le corna
rileggi tutto, ma con mente adorna
punto per punto e presta più attenzione.
Il lunedì in regalo? Che poteri!
Sicuro che sia stato un bell’affare?
Odio quel giorno, è puro agonizzare
solennità soltanto pei barbieri.
Di vino preferisco l’amarone
e non mi rodo quando non ce n’è:
il dozzinale incita il magone.
Col benvenuto al giorno trentatré
salto a piè pari l’essere e l’agone
vedrai che presto porto pure te.
RINGRAZIAMENTI FINALI
Adoro il sonettino-ino ino (ieri ne ho composto uno in ABBA ABBA CDE EDC, te lo risparmio) e questo tuo ultimo, caro Diego, è pimpante e sfizioso, proprio al bacio!!…grazie per aver creato per ben due volte per il sottoscritto modestissimo fringuello in versi disinvolti. E grazie anche al Balasso, che è stato il primo a star al gioco, fin dal lontano 47 dodicembre, al degno pilota, che ha aperto le danze in questa particolare pineta e al caro Boss, che misteriosamente apprezza i miei dissesti in rima e non e approva e pubblica ogni mio commentucolo, anche il più bislacco.
Ma un grazie particolarmente sentito va all’Impellizzeri, che invece non ha fatto un cazzo.
Però siamo un bel gruppetto !
Ho necessità di qualche precisazione, per sapere se certe allusioni arrivano a destinazione:
1) “giasoniaco oro”: si capiva il riferimento a Giasone e al vello d’oro per indicare Lanu-cara?
2) “battuto” e poi il sugo; si capiva il riferimento al battuto come trito di erbe e lardo usato come base di gustose preparazioni di cucina?
Grazie per le cortesi risposte.
Beh effettivamente, caro pilota, te e il Bello, a leggervi, mi fate venire un diavolo per capello; ma poi, con l’aiuto di Treccani e Wikipedia, ce la fo a non morir d’inedia.
Sento però anch’io, a questo punto, il bisogno di far qualche precisazione:
1) il cosiddetto “Boss”, cui fo costante riferimento nel mio avvento, è un ologramma, dunque in realtà inesistente, se pure avvenente;
2) il “kaiser Grande Puffo” è un prezioso costrutto composto dalla parola “kaiser”, che qui, contrariamente a lì, assume il significato di “mazzafionda”; mentre il “Grande Puffo” è un cosetto alto 2 puffmele o poco più, che puffa in certi anfratti assieme ad altre centinaia di puffnanetti, tutti maschi tranne una, la conturbante Puffetta, che poverina deve tener a bada, o viceversa puffarsi da sola, le voglie d’un puffesercito, con conseguenze quantomeno puffevoli (eccezion fatta per puffo falegname che, possedendo una sega, puffa in solitudine, e puffo poeta, che puffa sonetti in ABBA CDDC EFE FEF dalla mattina alla sera e non puffa proprio);
3) Renzi e Prodi sono due funghi con spore: il primo ha comunque mandato a fanpuffo quel poco di puffità che era rimasta nella puffa; il secondo ha puffato per ben due volte Gargamella Berlusca, ma non è puffato a nulla.