ACCIDIA . AudioRomance
Che giorno è
In 27 Settembre 2021 da Giorgio BinnellaScusate…
Scusate, se vi disturbo, ma ho bisogno di voi. Di voi tutti. Non andatevene, vi prego, ascoltatemi. Un momento, una manciata di minuti, non di più. Cosa sono, per voi, una manciata di minuti. Per voi, che avete tutto il giorno davanti. Ecco, di questo voglio parlarvi. Dei giorni.
Oggi, per esempio, che giorno è, oggi? È domenica? No. Non ho sentito le campane. Allora, forse, è lunedì. No, sono sicuro che non è lunedì, perché, vedete, laggiù, alla fine della via, c’è un barbiere che proprio ora sta accorciando una barba. Martedì? Certo, potrebbe. Ma non ne sono sicuro. Per questo, ho bisogno di voi. Ho bisogno che mi diciate, con assoluta esattezza, che giorno è. E di che mese. Di quale anno. Lo so, pensate che sia matto, ma vi posso assicurare che non è così. Datemi ancora un momento, un’altra manciata di minuti, e vi racconterò la mia storia. È breve, sapete, una breve, stupida storia d’amore.
Io lavoravo in una fabbrica di calendari. Il mio era un compito semplice. Dovevo controllare che i giorni si succedessero nell’ordine stabilito. Prima l’uno, poi il due, e il tre, e così via, fino alla fine del mese. E poi ricominciare dall’uno. E poi il due, e di nuovo il tre, e il resto dei giorni. E controllare anche che cadessero esattamente di domenica, o di lunedì, o in uno degli altri giorni, secondo l’ordine stabilito. Ero bravo, sapete? In tanti anni di onorata carriera, non ho mai commesso un errore. Nemmeno con il 29 febbraio. Sette volte l’ho contato, ed è grazie a me, se l’avete vissuto. E sono sicuro che qui, in mezzo a voi, per qualcuno sia stato un giorno speciale, precisamente quel 29 febbraio.
Ma poi, poi ho conosciuto lei.
Lei se ne stava proprio qui, con tanti piccoli sorrisi in mano. E a ognuno che passava, gliene lanciava uno. Qualcuno tornava indietro e ne chiedeva un altro, per la sera, le diceva. O perché aveva un appuntamento importante, e un sorriso poteva fare la differenza.
Io mi sono seduto sulla panchina di fronte a lei, ad ammirarla, e il tempo è volato via. So solo che, all’improvviso, si accesero i lampioni. Alzai gli occhi al cielo e mi accorsi che il giorno era finito. E quello fu il primo giorno che persi. Quando tornai a posare lo sguardo davanti a me, lei non c’era più. Allora, pensai di sdraiarmi e dormire un po’. Nel frattempo, si sarebbe fatto giorno e lei sarebbe tornata, così, avrei potuto parlarle, chiederle un sorriso o un bacio.
Quando riaprii gli occhi, effettivamente era giorno, ma lei non c’era. E io non potevo andarmene senza averla rivista almeno una volta. Così attesi tutto il giorno. E quello, fu il secondo che persi.
Voi, forse, non capite. Allora, immaginate che alla vostra bella catenina d’oro si rompa una maglia. Andate dall’orafo, che ve l’aggiusta, e voi tornate ad indossarla. Ma per quanto sia sempre la stessa catenina d’oro, sentite che qualcosa è cambiato. Un piccolo dettaglio, un particolare insignificante, la carezza del metallo sulla pelle, il ciondolo, che prima era nascosto e ora appare. Sistemate il colletto della camicia, chiudete un bottone, coprite il collo con una sciarpa, ma non c’è niente da fare. Quella non è più la vostra catenina.
Ecco. A me è capitato con i giorni. Ho accorciato una settimana, sono partito dal tre, ho sovrapposto la fine e l’inizio di due mesi vicini. Ma non c’era niente da fare. I giorni non combaciavano più. Mi ero perso in un labirinto temporale e non distinguevo più nemmeno i solstizi dagli equinozi.
E così, ho perso il lavoro.
E adesso vivo qui, su questa panchina, nell’attesa di lei.
E non so più che giorno sia. Di che mese. Di quale anno.
Ve lo chiedo perché… ecco, guardate voi stessi. Avvicinatevi, vi prego. Vedete, qui, su questa lapide, dove c’è la sua fotografia, nel punto esatto in cui l’ho conosciuta, ci sono incise due date. E io devo sapere, vi prego, se oggi è compreso fra quelle due date.
Se posso vederla di nuovo, se è troppo presto, se è troppo tardi…
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
Sostieni il progetto e diventa un* Sevener!
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Lo sbarco di Anzio dal vivo 19 Aprile 2024
- Armando Testa 12 Aprile 2024
- Fantasia! 9 Aprile 2024
- Storie d’amore 2 Aprile 2024
- Dipingendo te 31 Marzo 2024
Lascia un commento