
ACCIDIA . AudioRomance
Parigi non basta
In 11 Aprile 2022 da Giorgio BinnellaEcco il primo rintocco della mezzanotte. Lafayette, il gatto nero della vedova Coligny è scappato un’altra volta. La porta della mansarda era aperta, e ora cammina sul colmo del tetto, mentre dal letto della sua padrona un cigolio racconta una storia di peccati notturni e umide carezze. La torre del signor Eiffel taglia a metà la notte. Da qualche parte c’è uno spartito che viene riempito di note e un verso che prende forma, un piano a coda che suona per uno sguardo o un bacio, una minigonna in attesa di mani, una madre che canta una ninna nanna, un bicchiere di vino rovesciato nella frenesia, un posacenere pieno, una penna che fruscia sulla carta, un desiderio che struscia lungo la schiena, un anello gettato nella Senna, una falena che volteggia attorno a un lampione. Da qualche parte c’è un nome a cui nessuno risponde, un ponte incompiuto di promesse scadute, due sponde che non si uniranno mai, un cane che ulula alla luna, una nuvola con il tuo profilo, una vecchia canzone da cantare a mente, con il groppo alla gola, e fra le mani niente.
Ecco l’ultimo rintocco della mezzanotte, che chiude un sipario e ne apre un altro. Nella trama c’è uno strappo, la storia così non funziona. Nella testa era così facile aggiungere righe e andare avanti. Giusto all’ultimo rintocco ho capito che Parigi non basta per scrivere d’amore e d’amanti.
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