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La fantastica Signora Maisel
In 14 Marzo 2022 da Debora Borgognoni… Fattore identità…
Identità: a) In filosofia, principio d’i., o, più precisamente, principio d’i. e contraddizione, principio logico che, nella tradizione scolastica, asserisce l’identità di una cosa con sé stessa («A è A») ed esclude l’identità con altro («A non è non A»): risulta da una contaminazione del principio aristotelico di contraddizione con l’asserzione, non aristotelica, dell’uguaglianza tra soggetto e predicato. b) In psicanalisi, i. psicologica, il senso e la consapevolezza di sé come entità distinta dalle altre e continua nel tempo.
Due dei tanti significati della parola identità forniti dal vocabolario della lingua italiana sono quelli qui sopra. Io sono Io, e Io non sono non Io; Io sono un essere distinto dagli altri e ne sono consapevole.
Semplice, direte voi.
Ho cercato, scandagliato nel vocabolario altri significati, in una accezione più profonda del termine. Per esempio: per me identità è quella patina che ci avvolge completamente e ci mostra al mondo in immagini, suoni, odori. Io ho scelto quell’abito, ho scelto quel colore di capelli, quella acconciatura, quel particolare oggetto, quel profumo, quel rossetto. Io ho quella voce, ho quella pronuncia, quel tono. Scelgo ogni giorno cosa dire, con chi stare, di cosa occuparmi, cosa mangiare.
Io sono una comica. Questa è la mia identità. E dico ciò che voglio, uso tutto il turpiloquio del caso, e vengo arrestata, pure, e sapete perché? Perché io me ne frego. Sono una donna impudica – lessicalmente impudica, s’intende -, dentro un vestito fantastico, con le ossa strizzate dal corsetto di scena, con i piedi ben piantati in décolleté dal tacco a spillo a cui chiedo scusa se rovino per aver camminato sulla neve. Io sono la fantastica Signora Maisel, gente, braccia alzate, tette in su, e questo nome è mio più di Miriam, più di Midge, più di Weissman. «E allora cambiamolo, questo sistema!». L’identità la scelgo io, le regole anche.
Giunti deliziosamente alla fine della quarta stagione, rimaniamo sospesi su queste affermazioni implicite, in un incedere lento, che ha perso la magia della scoperta, quella regalata dal musical delle origini, il musical vero, che rende il mondo perfetto e paillettato anche in una New York in bufera. Perché la battaglia di una donna che crede di aver ben chiaro il concetto di identità non è più così affascinante: diventa ottuso, misero, nichilista. Il mondo intorno, invece, è un vortice di novità, di vendette, e capricci, e compromessi. Di perdono e di vita. Intorno a Midge, intorno a quella A uguale A, e A non uguale a non A, il mondo prosegue su note jazz: a volte stonate (e la sentiamo già, la voce aspra di Susie che tenta di fare carriera ma non sa imporsi nemmeno con la segretaria, che scende a compromessi con due irresistibili mafiosi e posiziona un enorme tappetto sulla macchia di sangue del suo nuovo ufficio); altre volte eccitate (come il rumore di bische clandestine nascoste nel locale di Joel, nella sua ricerca di sviscerare i misteri di quella che diventerà la sua gente); a volte isteriche (fatte di botta e risposta estenuanti tra i coniugi Weissman, con svelamenti di altarini e passati ribelli, in una costante, bisbetica contrapposizione con i Maisel); altre volte riflessive (un palco bellissimo, le luci bianche, il pubblico che chiede, e chiama, e applaude, e intanto la depressione dell’artista, la solitudine, la piccolezza della vita, ben raccontata da Lanny Bruce).
E al centro c’è lei, immobile. Convinta fino a prova contraria. Sicura fino alla bufera finale. Il percorso di una donna alla ricerca di una vera identità può essere immobile. Paradossalmente. E la fantastica Signora Maisel, non più così fantastica, lo attraversa tra gaffe e battute, politica e spogliarelli. Osserva, e si ferma davanti a un messaggio, tutto per lei.
Il percorso di una donna alla ricerca di una vera identità può portare a capire che non esiste una vera identità. Ma forse questo farà parte della prossima, fantastica stagione.
Qualche doverosa informazione sulla serie tv: La fantastica signora Maisel (originale: The Marvelous Mrs. Maisel) è una serie tv di Amy Sherman-Palladino per Amazon Studios, in visione dal 2017 a oggi per un totale di quattro stagioni. Gli attori principali: Rachel Brosnahan (Miriam “Midge” Maisel); Michael Zegen (Joel Maisel); Alex Borstein (Susie Myerson); Tony Shalhoub (Abe Weissman); Marin Hinkle (Rose Weissman); Luke Kirby (Lanny Bruce).
La fantastica Signora Maisel ci ha offerto l’opportunità di raccontare diverse ricette: la prima è quella dell’agnello al curry.
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