
ACCIDIA . GenerazioniSerie
Regole per affrontare il Natale
In 13 Dicembre 2021 da Debora BorgognoniMa che meraviglia le città illuminate a festa, la neve sulle strade, il rosso e il bianco ovunque, retaggio del marketing Coca Cola, che fortunatamente ha sostituito il verde elfo. Ma che belle le campane che suonano, i sorrisi della gente, i doni sotto l’albero, i canti in coro, il gelo sul parabrezza, in quella calda atmosfera da propositi per l’anno nuovo, il primo dei quali è sempre: essere più buoni.
Ah, il Natale! Magia, magia di luci.
Cosa dite? Che sembriamo ironici? Forse un po’. Ma la serie tv Natale con uno sconosciuto (Hjem til jul) ci ha fatto in parte ricredere.
La prima stagione, prodotta da Netflix, è del 2019, seguita, l’anno dopo, dal prologo con finale. In due stagioni e dodici episodi si è compiuto il miracolo del Natale. Due Natali, per la precisione.
Siamo in Norvegia, cornice perfetta per un clima natalizio autentico. La protagonista Johanne (Ida Elise Broch) è una giovane infermiera dalle mille espressività, di cui ti fidi al primo sguardo, e dalla quale ti fai volentieri trascinare attraverso gaffe e sentimenti contrastanti, quotidianità rumorose e bevute pazzesche. Il pretesto narrativo l’abbiamo capito, e del resto il plot è semplice, da commedia romantica senza pretese, se non fosse proprio per lei, la Broch, alla quale non puoi che credere e dalla quale impari le buone regole per superare il Natale.
La prima è senza dubbio trovare un uomo da presentare alla famiglia. Non è concepibile essere single a 30 anni. Almeno, non lo è per le famiglie norvegesi che probabilmente godono di una maggiore attenzione alle politiche sociali da parte del governo. Da noi è già strano non esserlo a quaranta. Ma in Norvegia, se sei single a trent’anni, a Natale ti siedi a tavola insieme ai bambini. Urge fidanzato fittizio prima del 25 dicembre, il che può diventare una dolce comica tortura quotidiana in attesa del giorno più magico dell’anno.
La seconda: preparare al meglio la pancia di maiale arrosto. Si chiama ribbe, ed è il cibo di Natale tipico della Norvegia orientale e della regione di Trøndelag, cucinato da sei famiglie su dieci. Per Johanne, padre, madre, fratello e famiglia, sorella e famiglia, non può esistere pancia di maiale senza la risengrød, la pappa di riso, che Johanne cucina con una, e una sola, mandorla. È molto divertente la scena in cui la protagonista fa bruciare la salsa e deve correre in un supermercato in centro per acquistare la famosa mandorla che completerà gli ingredienti indispensabili per prepararla di nuovo.
La terza: i regali devono piacere a chi li riceve, non a chi li fa. Guai a gente come Henrik (Oddgeir Thune), il medico dalle idee socialiste che abolirebbe seduta stante ogni rappresentazione di festa natalizia, compresi – soprattutto – i regali. Per Johanne (e amiche) tutto questo è così fuori luogo, e persino scandaloso, che diventa la molla che la spinge a ripensare alle decisioni prese nella vita. Anzi, è addirittura un pretesto per fare i conti con il passato, rappresentato dal carismatico e familiare Christian, che sa bene cosa regalare e a chi…
La quarta: si può anche lavorare in corsia, ma mai dimenticarsi, durante il mese di dicembre, di consumare con la famiglia un pasto pantagruelico. Si torna al cibo, e in questo, cari Seveners, tutto il mondo è paese. In Norvegia, pare, ci sono cene di preparazione al Natale, cene di metà mese prenatalizie, e tutto questo ben di dio culmina nella elegantissima, vistosissima, luminosissima cena del 25 dicembre.
L’ultima: il Natale ti aiuta a capire chi sarai da grande. È una magia vera, molto più del desidero espresso con una stella cadente. È una sorta di rivelazione, o di inganno ben congegnato per mezzo di un bianco candore che ti avvolge corpo e mente a mo’ di paradiso dei sensi. Fatto sta che tu lo capisci, come quando alla fine di una corsa sei consapevole del traguardo.
Da Natale da uno sconosciuto abbiamo tratto una ricetta: la pancia di maiale.
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
Sostieni il progetto e diventa un* Sevener!
Post Views: 184
Navigazione
- HOME
- AltreStorie di Neó
- IO E IL DOTTOR ZETA, LA RAGAZZA ICS ED IO
- SOSTIENI SEVENBLOG!
- NEWS
- LETTERATURA&SOCIAL
- CRONACHE DA SOTTILIA
- CATTIVICONSIGLI
- LE STORIE DI MICHELANGELO
- EMPATICAMENTE
- I Podcast
- AudioRacconti
- SPECIALE QUARANTENA
- SEVEN BLOG
- AREA MANOSCRITTI
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- Privacy Policy
- SOSTIENI SEVENBLOG!
Consigli
Articoli recenti
- daiquiri hemingway per diventare amici 23 Aprile 2025
- L’oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia 21 Aprile 2025
- La bellezza del Mediterraneo 15 Aprile 2025
- Renato Casaro. L’ultimo uomo che ha dipinto il cinema 10 Aprile 2025
- Le patatine al formaggio di anacardi per conoscersi 9 Aprile 2025
Lascia un commento