ACCIDIA . Monológos
You have no power
In 27 Agosto 2018 da Debora BorgognoniAbbiamo già parlato di Scandal – il political drama diretto da Shonda Rhimes arrivato oggi alla settima e ultima stagione – chiedendoci come sarebbe una Olivia Pope vera, in carne e ossa, come sarebbe incontrarla nei suoi tacchi a spillo e nei suoi cappottini francesi, mentre cammina maestosa nelle stanze del potere.
Olivia Pope ha un padre, Eli Pope, alias Rowan, alias Commando, interpretato magistralmente da Joe Morton. A nessuno verrebbe da immaginare che il padre di una spin doctor così arguta e a tratti intransigente possa essere un semplice ricercatore appassionato di dinosauri per lo Smithsonian. Infatti non lo è, certo. La sua vera identità è nascosta, è intrisa di potere. Lui, uomo nero, anagraficamente verso la vecchiaia, invisibile, colto ma chiuso negli stanzoni silenziosi dove si analizzano fossili e ossa preistoriche, non sembra avere il physique du rôle dell’uomo più potente, più spietato, più geniale del mondo.
Ma, eccolo il segreto. Eccolo, il passaggio occulto che spiega di quale materia è fatta il potere. Di quali piccole particelle si ciba, e come cresce, silenzioso, invisibile.
Eli Pope è ciò che non immaginiamo. Esce dal buio a tratti, e colpisce chi deve, velocemente, al momento opportuno. Alla puntata 17 della settima stagione, è con Jake Ballard, il figlio putativo che gli sottrae due volte il titolo di Commando del B6-13 – una organizzazione segreta facente parte della CIA ma di cui è a conoscenza solo la Casa Bianca – e assistiamo a un interessante dibattito sul potere, sul suo significato.
Se devi dirmi quanto sei potente, allora non sei nessuno. Non hai niente. Tu non hai alcun potere. Il vero potere è silenzioso, il vero potere è nascosto, il vero potere esiste dalla notte dei tempi, il vero potere non si acquisisce, non può essere perduto, non è un bene materiale perché è quello che tu sei.
Sembra scritto fra le righe che la storia si ripropone ogni volta. Tra i pochi uomini che gestiscono le nostre esili società, c’è chi urla e chi si sottrae al rumore, c’è chi parla e chi ascolta. Quale di questi ha davvero potere?
Io sono potere. Assoluto. Totale. Irremovibile potere. Io non potrò mai essere altro che potere, e continuo ad aspettare che uno di voi si faccia avanti e si unisca a me perché si è così soli, in alto su questa vetta. Comandare il mondo, comandare sul serio il mondo, e vedere tutte le parti che vi si affannano è davvero estenuante. I sacrifici, le perdite, gli innumerevoli decessi, il livello di responsabilità: Commando forse è un titolo, ma non è un lavoro. Puoi anche dire di essere Commando, lei può aver detto di essere Commando, ma uno di voi due pensa davvero di avermi strappato il comando? Quanto vorrei che uno di voi si evolvesse cosicché io possa definirmi estinto. Non potrai mai prendere il comando. Perché è intrappolato nelle mie ossa.
Viene in mente solo a noi tutta la serie di politici damerini, burattini e fantocci che se lo misurano (il potere) a suon di veti illeciti, decibel sempre più alti, tweet dal dubbio livello culturale e dirette Facebook? Anche a questo Eli Pope risponde:
Io per te ci sarò, figliolo. Ci sarò quando cadrai.
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