
ACCIDIA . Monológos
Uomini e caporali: una suddivisione senza tempo
In 15 Gennaio 2018 da Fabio MuzzioDi Totò avevo già scritto in un piccolo viaggio commemorativo in occasione dell’anniversario della sua morte. Ciò che invece è senza tempo sono alcune interpretazioni o situazioni che Antonio de Curtis ha incarnato e portato sul grande schermo.

Totò, Siamo uomini o Caporali, 1955, di Camillo Mastrocinque, frame dal film
A tal proposito ho ripescato un conosciutissimo monologo (in questa versione allungato al dialogo con il medico) che merita di essere rivisto anche più volte, perché rimane sempre valido.
L’umanità io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
Se Totò è Totò Esposito “l’uomo“, il personaggio del “caporale” nel film di Camillo Mastrocinque del 1955 ha il volto del grande Paolo Stoppa, maschera che spesso si è adattata a personaggi ruvidi oppure odiosi e torna sotto diverse sfaccettature: dal militare nazista, al fascista, al direttore di rotocalco, dal capocomparsa all’imprenditore milanese. Grazie a lui si racconta quella che in fondo è una realtà senza tempo e di una categoria che
per fortuna è la minoranza.

Paolo Stoppa, Siamo uomini o Caporali, 1955, di Camillo Mastrocinque, frame dal film
Anche se nel film siamo alla più spicciola vessazione, certamente non aliena dalle cronache che riportano situazioni al limite se non sotto la decenza di alcuni contesti lavorativi attuali, tenuto conto che viviamo una stagione di perdita di tutele e di ridotte opportunità,
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
restano da sottolineare alcuni atteggiamenti evidenziati anche da alcuni articoli, tra cui, per esempio, quelli del Dr. Travis Bradberry pubblicati sull’huffingtonpost.com.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l’autorità, l’abilità o l’intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Atteggiamenti come l’incompetenza, tornata in auge persino alla presentazione di una lista politica (e avremmo pure da segnalare un paio di episodi che dimostrebbero proprio l’assenza del vaccino di cui vorrebbe farsi portatore il suddetto programma elettorale) oppure l’omologazione tra colleghi, il mancato riconoscimento dei risultati, l’indistinzione tra i comportamenti virtuosi e quelli inopportuni, portano a conseguenze come la perdita di produttività, il ridimensionamento degli obiettivi, e guastano i luoghi ove la convivenza forzata per ragioni professionali si realizza. Ma, soprattutto, finiscono con l’allontanare risorse talvolta qualificate.
Insomma, rimane sempre la solita distinzione tra leader e capo. E non potremmo che concludere con le ultime parole di Totò al dottore della clinica psichiatrica che si convince della salute mentale di un paziente che gli ha dato una lezione sulla vita, compresa la sua di vittima di un altro Caporale.
Dunque, Dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera.
Il finale del film, comunque, non lascia scampo agli uomini, come accade nella vita quando si affrontano i caporali.
Totò - Uomini e caporali
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…purtroppo il confine tra l’essere uomo e caporale è più sottile di quanto non si immagini, bisognerebbe solo prenderne consapevolezza e non pensare che certe “trasformazioni” accadano solo ad altri, soggetti “più deboli”, poiché non sappiamo e non sapremo mai come potremmo comportarci in una certa situazione se non ne siamo veramente coinvolti… un saluto da Salvatore Cianciabella, autore di “Siamo uomini E caporali. Psicologia della disobbedienza”… ( http://www.siamouominiecaporali.it )
Se ne hai scritto un libro, vogliamo leggerlo e recensirlo! Grazie per il tuo intervento e per il tuo contributo.