ACCIDIA . Monológos
Mai mi hanno potuto dire come cazzo mi dovevo comportare
In 16 Settembre 2024 da Debora BorgognoniNellie La Roy è un’attrice straordinaria. Segna il passaggio traumatico tra il cinema muto e il sonoro, in una messa in scena continua di ciò che è ed è stato Hollywood, l’industria per eccellenza della celluloide.
Nellie sa che ce la farà, si intrufola in quel mondo non proprio dorato, già viziato e stagnante -e ci si chiede come possa essere così attraente- dalla porta principale senza essere vista, e ne cavalca l’emotività, i piccoli vili crimini, le grandi passioni e i ritmici dispotismi. Ma, cazzo!, lei sa produrre anche una sola lacrima, all’occorrenza, sa alzare la gonna e mostrare la vita, sa scandire il tempo del girato a suo piacimento. Una comparsa del cinema muto, la bella Nellie, che diventa una star.
E poi c’è Manny Torres, che fino a poco tempo prima aveva a che fare con la merda di elefante, così servizievole e tremendamente morigerato, lui, nella sua divisa metaforica e fastidiosa di immigrato al cospetto della classe potente, che diventa ricco e autorevole e non perde la speranza di essere amato da lei.
Odio quando la gente mette il cazzo di doping surgelato. Non ce n’è bisogno, rovina una cosa buona, lo odio, cazzo. Non ho fatto altro che deludere sempre le persone durante la mia vita. A scuola non ero buona, per i ragazzi non ero buona, poi un cazzo di direttore casting a New York mi diceva che ero troppo bassa o troppo grassa. Di solito troppo grassa. Sai, anche mia mamma è stata grassa, tu non lo diresti ora.
Caro Manny, la senti?, ti viene voglia di dire. Perché lei parla come se lui non ci fosse, su quell’auto di lusso che li conduce in un posto che lui non conosce.
Il suo monologo è serrato, intimo, cattivissimo. Lei odia sé stessa. Quella che era e che ha provato in tutti i modi a cambiare. Quella che è diventata e che ha provato in tutti i modi ad accettare. Ed è diventata un riflesso trasparente di una bambola che non ha voce, perché quella voce la sente solo Manny, e lei non lo capisce ancora. O forse non lo capirà mai.
Mi hanno incasinata, tutti mi hanno incasinata, perché li scombussolo. E a me piace scombussolarli. Devono sapere che sono arrivata qui a modo mio e non li ho ascoltati. Quando tutto finisce sparisco con il mio culo danzante nella notte. E sapranno, cazzo se lo sapranno, che mai mi hanno potuto dire come cazzo mi dovevo comportare.
Babylon è un film crudo, a tratti cinico, ingiusto. Irrisolto. Come lei, Nellie, come Manny, che non avrà mai l’amore.
Ma è un film da guardare con gli occhi di una società che chiede, e non dà. E non è Hollywood, perché lì, cari spettatori, i sogni si avverano.
Note: Babylon è un film del 2022, del regista Damien Chazelle, con Diego Calva (Manny), Margot Robbie (Nellie), Brad Pitt (Jack Conrad), Oscar alla miglior colonna sonora, alla migliore scenografia e ai migliori costumi.
Il monologo:
Il monologo di Nellie LaRoy
(ADV)
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