La fisica dell'anima

La fisica dell’anima

Nel 2010 Ryan Murphy sceglie Julia Roberts per interpretare la scrittrice Elizabeth Gilbert, protagonista del suo stesso romanzo autobiografico Eat, Pray, Love: One Woman’s Search for Everything Across Italy, India and Indonesia, bestseller del 2006.

Mai scelta fu più corretta. Allora quarantatreenne, la grande attrice interpreta una donna che ha la necessità di trovare se stessa, di capire i propri limiti, di assaggiare una metodica follia, di entrare nei propri tormenti.

Compie un viaggio che ha carattere universale – ed è questa la grande differenza tra Mangia Prega Ama e le altre narrazioni basate sul viaggio – in una vera e propria esplorazione concentrica che parte dall’interno per capire il mondo e le sue bellezze.

È sempre di grande impatto dire: ho scoperto la verità. Ma la verità quanti volti può avere? Quante meraviglie e mostruosità può contenere? Non è possibile incamerarli tutti in un unico corpo e una unica esperienza. E così diventa una nostra personale risposta, non chiediamo grandi cose, ci accontentiamo di un piccolo resoconto di propositi che spuntiamo dalla nostra agenda. E ci sentiamo migliori.

Come puoi sapere chi sei se non stai con te stessa? Come puoi sapere se chi guardi allo specchio non sia il semplice riflesso dei tanti pezzettini che gli altri ti hanno modellato addosso per il proprio compiacimento?

Elisabeth è partita, con l’istinto di una adolescente – e lo ammette candidamente -, è passata attraverso il piacere del cibo, e poi quello della fede, e poi quello del corpo. Mangia. Prega. Ama.

Non sappiamo se la sua verità possa aderire anche alla nostra esistenza. Ma Elisabeth ci fornisce un mezzo, ci dà un piccolo esempio senza pretenderne il giudizio.

Alla fine sono arrivata a credere in una ricerca che io chiamo: la fisica dell’anima. Una forza della natura governata da leggi reali quando la legge di gravità. La regola di questo principio funziona più o meno così: se sei abbastanza coraggiosa da lasciarti dietro tutto ciò che è familiare e confortevole – e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa a vecchi rancori – e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esterna che interna; se sei veramente intenzionata a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio; se accetti tutti quelli che incontri strada facendo come insegnanti; e sei preparata soprattutto ad affrontare e perdonare alcune realtà di te stessa veramente scomode… allora la verità non ti sarà preclusa.

Mangia prega ama - La fisica dell'anima