Appunti Erotici . LUSSURIA
Hammam
In 11 Giugno 2022 da La ComtesseFumo. Era fumo aromatico, per nulla sgradevole. Ti rimaneva addosso ai vestiti. Oh. Addosso alla pelle, dovrei dire.
Caldo. Era un caldo umido, un percorso scivoloso nel semibuio, calpestando zellij, e in un attimo ti dimentichi di chi sei, della tua consistenza, e forse persino dell’esistenza. L’energia è esaurita, terminée, mon chéri, la donna col velo ha sciolto i capelli, ha lasciato la veste di manifattura berbera sul sasso, il seno ancora incredibilmente sodo sta in fuori come a mostrare una sua propria autonomia vitale, e la pelle trema e suda continuamente, ché le goccioline colano mischiandosi alla voglia vischiosa. Massaggia forte con argilla e savon noir, e il gommage fa male, sembra troppo incurante dell’amore che vorrei ora.
Ho fame, sete, sonno, tutto. Mi lava con acqua caldissima, mi fa stendere velocemente, mi rilava ogni residuo di sapone. Sogno, mi sveglio, mi accarezza lei con un dito, mi massaggia poi con un palmo. Fermez les yeux, madame. Ma sì, cherie, cosa vuoi che cambi se li tengo aperti. Prima di tutto, il fumo mi avvolge come un velo impudico. E poi… Et après tout, questi occhi hanno già visto una gran quantità di vita che non hanno più nulla di cui vergognarsi. O forse ti piace più così? Non farmi sapere che anche tu provi piacere.
Ah, quanto sono sciocca, e presuntuosa.
Intanto Ambrojo se ne va nell’altra stanza, il salviettino cade ma non lo raccoglie, e le sue natiche di marmo sbucano dal fumo non appena la sua berbera si fa strada fuori dall’hammam.
Ci aspettano di là, le dico. Ma sento già il suo sorriso, lo vedo con gli occhi chiusi, come una cosa che ha una sua propria consistenza, una sua propria energia.
Le labbra, invece, le sento.
Rien ne presse, madame, rien ne presse.
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