Ascolti Duri . LUSSURIA
Sarà un flop. Ritmo!
In 11 Dicembre 2021 da Debora BorgognoniIl primo ottobre 2021, dopo tre anni da Playlist, torna con un nuovo album che somiglia a un esperimento musicale ben riuscito. Contaminazioni, mix di sound, poesia, citazioni. Se non sono eccessi questi…
Il titolo è emblematico: Flop.
Salmo ha trentasette anni, nasce come rapper – e del resto, formalmente, lo rimane – ma è in una sorta di crisi di mezza età. E vogliamo parlare della copertina? Il primo piano dell’artista ritrae il Lucifero nudo di Alexandre Cabanel nel dipinto L’angelo caduto. Sappiamo anche che la prima traccia scritta è stata la canzone A Dio, che Salmo afferma essere uno sfogo emotivo dopo la depressione da pandemia. Del resto, con Salmo non si tratta mai di analizzare un testo, ma un progetto. Un intero, unico, grandioso progetto.
Aldo Ritmo è l’acme di tutto l’album. Musicalmente, artisticamente, poeticamente, idealmente. Il rapper non serve più, è deluso da se stesso, è vecchio per dare ancora qualcosa alle nuove generazioni, e l’arte mendace ha un nome e cognome, in una personificazione, o quasi, una metonimia: Aldo Ritmo.
Presa dal ritmo, che è un grande contenitore di generi musicali, non mi accorgo subito che le parole sono potenti. Come si può descrivere la delusione alla vita per un uomo che sta per raggiungere i quarant’anni? Credo così:
Nella testa quello che mi serve
Nelle tasche ciò di cui ho bisogno
Agli occhi del Signore, nudo come un verme
Puoi levarmi questo infame di torno?
Ti accoltello se mi guardi dentro
Forse volevi un idolo perfetto
Non mi fido neanche di me stesso
Se chiudo gli occhi io non credo di essere protetto
E poi c’è la pandemia, che ti scava nel cervello come un parassita. Che ti immobilizza, ti chiede di fare i conti con te stesso, una volta per tutte.
Ah, oggi primo giorno di una nuova vita
Cancello tutti i nomi dalla mia rubrica
Se penso di fuggire sono già alla guida
Ci sarà un posto dove l’uomo non è un parassita
Le mie paranoie bucano il soffitto
La paura in casa tipo subaffitto
Il cuore batte a tempo, forse l’ho capito
Nella vita basta avere solo un po’ di ritmo
L’artista, chiuso in se stesso, è ancora più fragile dell’umano.
E tu col rap hai fatto scuola, ma quella serale
La tua street credibility non mi ha colpito
Il ritmo rallenta nel ritornello, che sembra una lagna, una preghiera poco convincente, come una Ave o Maria pronunciata a pappagallo senza riflettere sulle parole.
Non importa, anche se la luna è storta
Fra’, noi siamo messi peggio
Non siamo più quelli di una volta
Mi hai convinto che se l’orologio è finto
Ma sai non è questione di tempo
Non siamo più quelli di una volta, dice alla sua immagine allo specchio. O almeno mi pare di vederli, Salmo da una parte e Maurizio dall’altra, il vecchio inutile artista e il ragazzo sardo emigrato a Milano.
La canzone:
Salmo - ALDO RITMO (Official Video)
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