Tre in un colore

Lucio Fontana, Concetto Spaziale/Attese, 1961

Avvolto nella malinconia del tramonto, ero assorto a guardare il giorno morire nel mare. Una fenditura rossa, apparsa come a cercare un versamento tra cielo, mare e terra, distolse la mia attenzione: eri tu, che camminavi sul bagnasciuga vestita di un lineare abito dello stesso colore del sole.

Entrasti così nella mia vita: con una inattesa nota vermiglia.

E ne uscisti in un altro tramonto.

Indossavi lo stesso vestito del nostro primo incontro, ma tenevi la mano di uno sconosciuto.

«Ti devo parlare» mi dicesti. «Ti ho voluto bene, ma devo dare un taglio a questi confini e scoprire cosa c’è al di là delle nostre vite».

Non ti aspettavi risposta e corresti via insieme al ragazzo dai capelli rossi.