Per chi l'offerta? - Il pasto della fiera

Per chi l’offerta? – Il pasto della fiera

I racconti classificati al sesto posto di FrammentiAvari#1 – Paul Cézanne

Per chi l’offerta?

di Laura Baldo

Di nuovo qui, sotto la volta degli alberi. Ci racchiudono nei loro morbidi recinti d’ombra, contro i quali la marea aguzza del reale s’infrange. Portammo cibo da condividere. Lasciato incustodito durante il bagno, sparì quasi tutto. Quella donna, che si aggira sempre con aria dolente, l’avrà nascosto per dispetto. O a prenderlo sono stati gli spiriti del bosco e dello stagno. Un’offerta viva alla loro mesta essenza, legata al mondo solo dal filo consunto del mito. Forse prenderanno anche noi, fermandoci per sempre qui. O forse l’hanno già fatto, e senza averne memoria ripetiamo all’infinito questo stesso rituale. I frutti lasciati sull’erba sono forse un’offerta per noi?

Il pasto della fiera

di Anna Pasquini

Siamo state scelte, questo è il nostro destino. Domani all’alba, insieme ad altri sfortunati, poveretti come noi, saremo condotte a Creta, nel labirinto di Cnosso, costruito da Dedalo per rinchiudervi il Minotauro, frutto osceno dell’amore bestiale fra la regina di Creta e un toro, dono del dio Poseidone al re Minosse. Saremo il pasto della bestia, dal corpo umano e dalla testa taurina, che ha zoccoli al posto degli arti, coda e folta pelliccia. Ora per noi un bagno purificale, e un pasto, l’ultimo, che spero ci vada di traverso e ci faccia crepare, qui, sul posto, evitandoci di subire questa inaudita violenza. Laggiù Teseo, disperato come noi, mancano poche ore ed è già domani.