
AVARIZIA . ScattiAvari
Mémoires d’Hadrien
In 17 Dicembre 2024 da Debora Borgognoni
Debora Borgognoni, Tape du pied, Paris, 2024
Je m’efforce de reparcourir ma vie pour y trouver un plan, y suivre une veine de plomb ou d’or, ou l’écoulement d’une rivière souterraine, mais ce plan tout factice n’est qu’un trompe-l’œil du souvenir.
(Nostra traduzione: Cerco di ripercorrere la mia vita per trovare una mappa, per seguire una vena di piombo o d’oro, o il flusso di un fiume sotterraneo, ma questa mappa artificiale è solo un trompe-l’oeil della memoria).
Marguerite Yourcenar, Mémoires d’Hadrien, prima edizione 1951
Note: Marguerite Yourcenar nasce l’8 giugno 1903 nella Regione di Bruxelles-Capitale, Belgio, e muore oggi di 37 anni fa, il 17 dicembre 1987 a Northeast Harbor, Mount Desert, Maine, Stati Uniti. Grande pensatrice, superba scrittrice, incredibile conoscitrice della cultura antica greca e latino romana e della mitologia, la prima donna a essere eletta alla Académie française conserva una storia curiosa sulla nascita del suo più grande capolavoro: Mémoires d’Hadrien. Si narra che fu affascinata dalla vita di questo imperatore “cultivé” a vent’anni, quando visitò per la prima volta la Villa Adriana a Tivoli in compagnia di suo padre. Cominciò quindi a ricercare, in documenti biografici e letteratura, la storia della vita dell’imperatore, da cui nacque una prima stesura del suo memoriale, più concentrato sull’aspetto privato, intimo. Yourcenar si accorse di essere ancora troppo giovane e immatura per indagare a fondo su una personalitrà complessa, capirne i tormenti, le scelte politiche, seppure quei tormenti e quella personalità era stata da lei scelta proprio per un’affinità particolare. Durante il suo esilio negli Stati Uniti, a Hartford, in Connecticut, cominciato nel 1939 allo scoppio della Seconda guerra mondiale, vede un quadro della Villa Adriana nella pinacoteca della città. Torna il colpo di fulmine e riporende le ricerche storiche e biuografiche, pensando di nuovo al progetto, andato però perso insieme ad altri Carnet spediti dall’Europa e mai arrivati. Quando il baule fu consegnato, Yourcenar ritrovò il manoscritto. Bastò leggere le prime tre parole: Mon cher Marc, e da quel momento la letteratura divenne storia.
(ADV)
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