IRA . Lettere dall'Ira
Bambolina
In 18 Agosto 2018 da Chiara MenardoBambolina dove stai andando tutta sola a quest’ora?
Bambolina, vieni qui, dai. Fammi vedere cosa nascondi dentro la borsa, cosa c’è di così importante da tenerla ben stretta, premuta al petto.
Bambolina, fammi vedere cosa c’è sotto le mani, sotto la borsa. Su, bambolina, fammi dare uno sguardo, uno solo. Una cosetta veloce.
Dai, bambolina, di che cosa hai paura?
La sento da come respiri, la vedo da come cammini, da come stringi la borsa, da come ti giri a guardare oltre la spalla per controllare se sono ancora qui, a qualche passo da te.
Oh, insomma, bambolina, questo è un marciapiede: è pubblico. Questa è la notte, ed è di tutti: anche mia, anche tua.
Cosa ci fai in giro da sola a quest’ora, bambolina? Non lo sai che le brave bambine non vanno a passeggio da sole in mezzo alla notte? Le brave bambine sono a casa quando la luna comincia a scendere per andare a dormire anche lei, e stanno sognando a quest’ora, bambolina. Dormono e sognano, oppure scaldano i sensi all’uomo che sta loro di fianco, bambolina.
Le brave bambine a quest’ora non vanno in giro a piedi, tenendosi stretta la borsa e guardando indietro ogni tre passi, le brave bambine non accelerano il passo quando sono da sole in giro a quest’ora, perché le brave bambine non sono mai in giro da sole in mezzo alla notte.
Hai capito, bambolina, come stanno le cose? Hai capito perché voglio vedere cosa stringi dietro la borsa, bambolina? Perché sei in giro a quest’ora da sola, quindi non sei una brava bambina.
E cosa succede alle bambine cattive, bambolina? Me lo sai dire?
Non essere timida, fermati un attimo e aspetta, che te lo racconto. Ho una storia per te, bambolina, una bella favola per una bambina cattiva in giro da sola di notte come Cappuccetto Rosso nel bosco. Smetti di correre, così te la racconto per bene.
Bambolina… due braccia, una testa, due gambe, tutto quello che ci sta in mezzo.
Bambolina di pezza riempita di riso, riempita di stracci, bambolina che corri sempre più forte, che cominci ad ansimare come un gatto intrappolato in un angolo e lo sento, l’odore di fifa che ti lasci dietro; bambina cattiva in giro di notte da sola. Lo sento ed è buono, il tuo odore di sudore misto a paura, mi piace.
Bambolina che corri come se fossi caricata a molla, in giro da sola.
In mezzo alla notte ci sono solo le bimbe cattive, le donne fatte di nulla, le cose che corrono e scappano, fatte apposta per acchiapparle come topi in trappola e guardare cosa stringono in quelle braccia di pezza, rigide e ferme, cosa nascondono, cosa conservano con così tanta cura.
Hai quello che voglio, bambolina. Hai quello che voglio e non me lo vuoi dare.
Se non me lo dai tu, io me lo prendo. Lo sai, vero, bambolina?
Me lo prendo perché sono le quattro e tu sei da sola, senza nessuno che ti protegga. Sei terra di nessuno, un campo libero, una roba dimenticata per strada che chiunque può prendere e, toh, guarda un po’, è toccato a me passare di qua per caso e trovarti.
Lascia che ti raccolga, bambolina dispersa di notte, cosa buttata da un finestrino come un fazzoletto di carta già usato, sporco e inutile.
Vieni qui, bambolina, smetti di correre, che più corri e più mi incazzo. Fermati, mi sono stufato di giocare al gatto con il topo per le strade buie. Fermati, fai la brava, che mi prendo quello che mi spetta. Che ti piaccia o no, che tu lo voglia o no.
Tanto, sei una bambina cattiva tutta sola in giro di notte: secondo te, importa a qualcuno quello che vuoi?
No.
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Brava Chiara ,rendi l’angoscia palpabile e vicina. Brava.
Grazie infinite, di cuore!