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Benvenuto, autunno
In 27 Settembre 2018 da Mary Empatika
L’autunno fa capolino dentro e fuori di noi e ci incita a mescolarci alla vita e a metterci nuovamente in gioco. In autunno, inevitabilmente respiriamo un’aria nuova che ci disintossica dal torpore e dal tormento di giorni senza senso, inizio o fine. È come sentirsi rinascere o guardare ciò che ci circonda con occhi diversi e con la curiosità di un bambino che scopre per la prima volta il mondo e ha tanta fame di vita.
L’autunno è una stagione altamente introspettiva che conduce a meditare su ciò che siamo o non siamo e su dove siamo giunti fino ad ora. Attraverso i suoi suggestivi colori caldi ci proiettiamo in una dimensione creativa. Nuovi progetti e sfide si animano dentro noi stessi e cominciano lentamente a prendere forma. Assumono una consistenza che possiamo ammirare lasciandocene abbagliare senza paura.
Dopo l’estate tornare in città ci riempie di emozione e amplifica i nostri sensi orientati su tutto ciò che ci passa davanti e da cui ci dobbiamo lasciare coinvolgere senza limiti o preclusioni. La città si risveglia lentamente dopo la pausa estiva e noi siamo pronti per riprovare a vivere a “modo nostro”, a trovare le risposte ai nostri “perché”, a ricercare la verità, a brillare di Luce nuova. Torniamo in città e ci ritroviamo cambiati perché dentro di noi un nuovo ”io” scalpita e ha bisogno di esprimersi per poter essere propriamente se stesso. Sta scavando in profondità. Dobbiamo mettere ordine e fare spazio in mezzo alla confusione che spesso ci travolge e soffoca la linfa vitale ma questa volta non ci bloccheremo, andremo fino in fondo al nostro obiettivo animati da questa nuova stagione.
In questa nuova stagione procederemo per la nostra strada indossando nuove vesti e colori e non ci spaventeremo se scorgeremo sfumature non identificate fino ad ora .Ci mescoleremo ad esse senza tentare di dare loro nome o definizione. Vivremo tutto intensamente come il risveglio in una mattina di settembre che ricorda un po’ il primo giorno di scuola, come quando in preda all’ansia e alla trepidazione imbocchiamo una nuova strada che non sappiamo dove ci condurrà ma che necessita di essere percorsa.
Tentennare o rimandare non serve perché se vogliamo uscire dalla “spirale” dobbiamo andare. Occorre prenderci meno sul serio e camminare. Lungo il percorso lasceremo segni del nostro passaggio. Quei segni hanno la stessa consistenza, odore, colore dei Sogni che ci fanno battere il cuore, che ci fanno sentire liberi e vivi e per i quali vale la pena ricominciare in autunno.
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