Salta al contenuto
Seven Blog
  • ACCIDIA
    • AudioRomance
    • Divine Comtesse
    • Generazioni Serie
    • Monológos
  • AVARIZIA
    • DialoghiAvari
    • Frammenti Avari
    • Incontri Avari
    • Scatti Avari
  • GOLA
    • Divine Recette
    • Ricette Colte
    • Ricette Firmate
  • INVIDIA
    • In-Viral
    • I Podcast
      • LeCittàInvisibili
    • LaPostaErotica
    • Lector In Invidia
    • PensieriCroccantini
    • Vignette Pol S-Cor
  • IRA
    • Appunti di viaggio
    • CattiviConsigli
    • Coccodrilli Ad Artem
    • Happy BDays
    • Le Giornate Mondiali
    • Lettere dall’Ira
    • Racconti da Kepler
  • LUSSURIA
    • Amatorius Secretum
    • Appunti Erotici
    • Ascolti Duri
    • DiarioXY
    • Letti Nuovi
    • Une Chanson en Enfer
  • SUPERBIA
    • Interviste Superbe
    • Opinioni Superbe
    • Poesie superbe
      • Versi Commentati
    • Storie Superbe
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • SOSTIENI SEVENBLOG!
CattiviConsigli . IRA

Non capisco un tubo

In 22 Aprile 2022 da Gianluca Papadia

«Soffre di claustrofobia?» mi chiede l’addetta all’accettazione del centro diagnostico.

«Ora che me lo chiede, sì» rispondo stizzito. «Soffro di tutte le patologie che finiscono con fobia e sa qual è la formula magica per farmelo scoprire? Farmi una domanda del genere. La ringrazio. Nessuno ancora mi aveva chiesto se soffrissi di claustrofobia». E avrei continuato a prendermela con quell’innocente giovane donna fino alla fine della giornata se mia moglie, dopo averla ringraziata, non mi avrebbe letteralmente trascinato fuori da quella sala d’aspetto.

 «Se il solito cafone, la ragazza stava solo facendo il suo lavoro» mi fa notare mia moglie quando entriamo in ascensore. «Devi fare una semplice risonanza magnetica, mica un intervento a cuore aperto».

«Ti vorrei ricordare che siamo nel 2022, mia cara. C’è un fottuto robottino su Marte che viene telecomandato da un nerd americano comodamente seduto su una poltrona del Kennedy Space Center di Houston ed io, per una lombalgia, mi devo far chiudere in un sarcofago per 15 minuti?»
«Decidi adesso però» dice mia moglie bloccando l’ascensore.

«Sei pazza?»  protesto io non riuscendo più a deglutire.

«Se non vuoi fare la risonanza, torniamocene a casa».

«La faccio, la faccio» piagnucolo e premo più volte il pulsante del terzo piano.

Per fortuna l’ascensore riprende la marcia e, dopo ventidue interminabili secondi, raggiunge il piano desiderato.

«Questa botta di stress potevi pure evitarmela» sussurro quando il battito torna regolare.

Ci sediamo in silenzio nella sala d’aspetto stranamente vuota per le norme covid ancora in vigore.

Giusto per tranquillizzare i pazienti in attesa di tumulazione, la tv manda immagini della guerra in Ucraina.

Per distarmi faccio l’errore di leggere le avvertenze che mi hanno consegnato all’ingresso. Praticamente il tubo dove verrò rinchiuso non è una tomba come pensavo ma un nocciolo di un reattore nucleare pronto a esplodere alla minima presenza di qualcosa di metallico.

«Non leggere quelle cazzate» mi rimprovera mia moglie strappandomi il foglio dalle mani.

Se non avessi un dolore persistente alla schiena, avrei già distrutto quell’asettica stanza senza finestre. L’immagine di me che solleva il boccione dell’acqua e lo scaraventa dentro la tv, mi fa stare meglio.

Il codice M24 che compare sul display è il segnale che non ho più scampo.

Con il passo del condannato a morte mi trascino fino alla stanza 5, dove mi attende una giovane donna in camice bianco. Lancio un ultimo saluto a mia moglie mentre la porta si richiude con un tetro rumore metallico.

«Ha scelto quella aperta? Soffre di claustrofobia?» mi chiede la simpatica dottoressa dopo essersi seduta dietro una scrivania.

«Sì e già qui non ci sto molto bene» ringhio, alludendo all’ambiente in cui ci troviamo che somiglia a un bunker antiatomico.  Basterebbe davvero poco per trasformare questo posto in un luogo più accogliente.

«Ha subito operazioni al cuore o agli occhi?»

«Non che io sappia…»

«Non ha pacemaker, defibrillatore sottocutaneo o apparecchi del genere?»

«No».

«Nessuna protesi?»

«No» e capsico che l’interrogatorio serve a testare la tenuta psicologica del paziente. Chi riesce a superare questa prova senza batter ciglio può varcare la soglia del non ritorno.

La dottoressa mi consegna una busta con un camice e due ciabattine di stoffa che evidentemente sono l’ultima prova da superare: se riesci a indossare quei due ridicoli indumenti in un camerino un metro per un metro senza sbroccare, puoi affrontare qualsiasi difficoltà nella vita. Le ridotte dimensioni sono studiate apposta per prepararti ai quindici minuti più lunghi della tua vita.

Che poi vorrei dire a questi geni della direzione sanitaria di questo posto: ma se uno fa una risonanza magnetica perché è rimasto bloccato con la schiena, come pensate che riesca da solo a spogliarsi e indossare quest’indumenti di carta che normalmente richiedono doti da contorsionisti?

«Tutto bene?» chiede il tecnico da fuori la porta dell’armadietto che spacciano per spogliatoio.

 «Sì, grazie. Sono solo un po’ lento nei movimenti».

«Faccia con comodo» aggiunge l’uomo con un tono impaziente che smaschera la sua ipocrisia.

Quando finalmente riesco a indossare quell’assurda vestaglia di carta trasparente, il processo di disumanizzazione del paziente è completato: sembro la parodia – riuscita malissimo – di Ugo Tognazzi nel film cult Il vizietto.

Esco dal micro-spogliatoio strusciando i piedi sulle pantofole che non sono riuscito ad indossare.

Il distacco con il quale gli operatori sanitari trattano i loro pazienti è la chiave della nostra sopravvivenza sul pianeta. Se non riuscisse ad astrarsi e rimanere insensibile, nessun essere umano potrebbe fare il medico, l’infermiere o il tecnico di radiologia.

«È la prima volta che fa una risonanza?» mi chiede l’uomo che mi aspetta alla fine del miglio verde.

«No, ma ogni volta è come se lo fosse. Ho la stessa paura della prima volta».

L’uomo sorride pensando che la mia sia una battuta e mi indica il lettino dove stendermi. Dopo aver sistemato un cuscino sotto le mie gambe e un portaspilli sotto la mia testa, monta una specie di gabbia sulla mia pancia. In caso d’incendio, pure se riuscissi ad emergere dal tubo infernale, non riuscirei lo stesso a salvarmi. Per completare il processo di mummificazione, il sacerdote egizio mi infila un paio di cuffie antirumore che aumentano la mia percezione della pericolosità di quell’esame.

«Questo lo preme solo in caso di emergenza» è il colpo di grazia che mi infligge il tecnico porgendomi un pulsante che afferro con la mano destra come un naufrago alla vista di un salvagente.

Quando il lettino inizia a muoversi all’indietro, chiudo gli occhi e vedo tutta la mia vita materializzarsi sulla retina come uno di quei filmini super 8 tanto in voga negli anni Settanta.

«Scusi, ma io avevo scelto quella aperta» esclamo con l’ultimo filo di voce quando il lettino si ferma e realizzo che il mio naso è a un centimetro dalla parte superiore del tubo.

«Questa è quella aperta,» risponde il tecnico, «guardi bene sui lati».

In effetti, ai lati del feretro, ci sono due piccole feritoie che fanno filtrare un po’ di luce.

«Posso togliere la mascherina?» chiedo ormai in debito di ossigeno.

«No», risponde prontamente lui, «veda di resistere, durerà solo quindici minuti e mi raccomando, stia fermo».

Ci vuole solo una mente demoniaca per pensare che un essere umano riesca a stare fermo in quella situazione per più di trenta secondi.

Il suono della pesante porta di ferro che si chiude trasforma in realtà l’incubo che tormenta ogni uomo dalla nascita: la tatofobia, quella paura ossessiva di essere sepolti vivi.

Ormai non hai più scampo, il battito cardiaco accelera e la salivazione è ridotta ai minimi termini.

Dopo due minuti, perdi l’uso della mano destra: hai stretto così forte quel pulsante che ormai il sangue non circola più.

Ti sforzi di pensare alle cose belle della vita ma la tua fantasia è azzerata da quel rumore assordante prodotto da quella macchina diabolica; nemmeno Dario Argento avrebbe potuto scegliere una colonna sonora più terrificante di quella.

I quindici minuti più lunghi della tua vita ti segnano per sempre.

Dopo questa esperienza, niente potrà più scalfirti e, quando senti il lettino muoversi in avanti, ti senti un eroe pronto ad affrontare qualsiasi sfida coraggiosa.

È una vera e propria resurrezione.

Mentre senti affluire di nuovo il sangue in quelle zone del corpo addormentate da quindici minuti di completa immobilità, quell’insensibile tecnico privo di cuore stronca tutti i tuoi propositi di rinascita: «Mi sa che si è mosso un po’ troppo. Dobbiamo rifarla».


Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.

Sostieni il progetto e diventa un* Sevener!


Tags: cattivi consigli, CattiviConsigli, claustrofobia, Gianluca Papadia, il vizietto, risonanza magnetica, tatofobia, Ugo Tognazzi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Navigazione

  • HOME
  • NEWS
  • LETTERATURA&SOCIAL
  • CRONACHE DA SOTTILIA
  • LE STORIE DI MICHELANGELO
  • EMPATICAMENTE
    • #LeParoleEmpatike
  • SPECIALE QUARANTENA
  • SEVEN BLOG
  • AREA MANOSCRITTI
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • SOSTIENI SEVENBLOG!
  • Privacy Policy

Consigli

  • LO SCRITTORE EMERGENTE IN ITALIA
  • TU NON SPEGNERE LE LUCI
  • LA MAREGGIATA IN UN BARATTOLO
  • LA RABBIA ESAUDITA
  • IL PIANO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE
  • VETRINA

Articoli recenti

  • Venus 7 Agosto 2022
  • Agende 6 Agosto 2022
  • Lo specchio, perché… 31 Luglio 2022
  • WHITE LIGHT, il romanzo d’esordio di Davide Catinari 30 Luglio 2022
  • Un indovino mi disse 26 Luglio 2022

tla_comunicazione

#SevenBlog

tla_comunicazione


Di genti di #montagna, di #viaggi e scoperte, di #
Di genti di #montagna, di #viaggi e scoperte, di #fotografia e di #reportage: gli #AppuntiDiViaggio non sono mai stati così immersivi come quelli nel #Fucino di Matteo Rosiello – @matt.ross.photo 
#sevenblog #genteditlà 

🔴 leggi qui https://www.sevenblog.it/appunti-di-viaggio-il-fucino-matteo-rosiello-matt-ross-photo/

Chi arriva alla fine del #racconto merita tutto il
Chi arriva alla fine del #racconto merita tutto il giallo della #CartaIgienica fatta con rami di #LimoneAssoluto che il Signore dell’Ufficio vuole nascondere al Popolo. 
Sempre fantastica, sempre voce fuori dal coro, la nostra @molly_malone_16 
#sevenblog #genteditlà #storiesuperbe #superbia #racconti #realismoisterico #manuelacapotombolo 

🔴 Leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/storiesuperbe-il-giallo-signore-dell-ufficio-manuela-capotombolo/

Secco, come tre numeri. Quattro, zero, nove. La po
Secco, come tre numeri. Quattro, zero, nove. La porta si spalanca e mille donne oltrepassano la soglia. Per le #StorieSuperbe, un #racconto di @claudiaolivatheo.

#sevenblog #genteditlà #raccontierotici #storiesuperbe 

🔴 leggi qui https://www.sevenblog.it/storiesuperbe-racconto-stanza-409-claudia-oliva/

Scrive #racconti, scrive #poesie, la sua penna è
Scrive #racconti, scrive #poesie, la sua penna è aspra e le #parole tagliano la #carta. Benvenuta, redattrice #ClaudiaOliva! Un’altra, talentuosa Sevener si aggiunge al gruppo! 
La sua bio: Tra inchiostro nero e inchiostro rosso nell’arte di costruire mondi dove gli incubi diventano sogni.
@claudiaolivatheo #Sevenblog #genteditlà #benvenuta

È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio
È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio2022. E noi ci chiediamo cosa sia la #menzogna, quali facce possa indossare, come scriverne #racconti superbi… Da @gianlucapapadia.it il racconto “Lo scarabocchio”, un delicato e commovente flash sulla #guerrainucraina.

#sevenblog #opinionisuperbe #lamenzognaperché #racconti #genteditlà #temadelmese 

🔴 leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-la-menzogna-perche-redazione-racconti-febbraio-2022/

È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio
È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio2022. E noi ci chiediamo cosa sia la #menzogna, quali facce possa indossare, come scriverne #racconti superbi… Da @chiara6292 il racconto “Il diavolo e il buco della serratura”, che parla di #tradimenti, sessuali e professionali, umani e diabolici, di #slealtà, di #segreti.

#sevenblog #opinionisuperbe #lamenzognaperché #racconti #genteditlà #temadelmese 

🔴 leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-la-menzogna-perche-redazione-racconti-febbraio-2022/

È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio
È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio2022. E noi ci chiediamo cosa sia la #menzogna, quali facce possa indossare, come scriverne #racconti superbi… Da @molly_malone_16 il racconto “Il latte di Mady Yours”, che, con l’inconfondibile stile #postmoderno dell’autrice, ci conduce, con immensi o brevissimi giri, all’interno delle nostre #paure.

#sevenblog #opinionisuperbe #lamenzognaperché #racconti #genteditlà #temadelmese 

🔴 leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-la-menzogna-perche-redazione-racconti-febbraio-2022/

È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio
È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio2022. E noi ci chiediamo cosa sia la #menzogna, quali facce possa indossare, come scriverne #racconti superbi… Da @fabiomuzzio il racconto “Il piazzista”, che parla di #ricordi d’infanzia e di #regole da imparare.

#sevenblog #opinionisuperbe #lamenzognaperché #racconti #genteditlà #temadelmese 

🔴 leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-la-menzogna-perche-redazione-racconti-febbraio-2022/

È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio
È stato un mese difficile per il mondo, #febbraio2022. E noi ci chiediamo cosa sia la #menzogna, quali facce possa indossare, come scriverne #racconti superbi… Da @kasaharamay1980 il racconto “Occhi”, che, immerso in un #futuro #distopico, riflette sulla menzogna dell’#anima.

#sevenblog #opinionisuperbe #lamenzognaperché #racconti #genteditlà #temadelmese 

🔴 leggi il racconto qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-la-menzogna-perche-redazione-racconti-febbraio-2022/

Working hard in Sunday 🤩
Working hard in Sunday 🤩

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @caterina.levato.1, “Bolle” è un commovente racconto sui #sogni. 

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @giorgio.binnella, “Guardami” è un incalzante #monologo in bilico sull’esercizio del #potere.

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @gianlucapapadia.it, “Da un eccesso a un altro” ci dà qualche dritta su come affrontare la serata di San Silvestro. 

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @chiara6292, “Too Manu Words” parla di infelicità che diventa atto estremo. 

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @molly_malone_16 , “L’eccesso è anche questo. Lasciarti sospesa” parla di un rapporto d’amore che diventa una lenta tortura. 

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #don
Sì, #dicembre è un mese di #eccessi. #Cibo, #doni, #luci, #freddo, #amore nell’aria, #propositi e prospettive per un imminente futuro. A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi! Da @kasaharamay1980, “980, Kelvin Road” parla di un poliziotto che ama e odia il #sangue. 

#leccessoperché #SevenBlog #OpinioniSuperbe #StorieSuperbe #dicembre2021 #SanSilvestro2021 #genteditlà 

🔴 leggi i racconti qui https://www.sevenblog.it/opinionisuperbe-leccesso-perche-racconti-redazione/

Auguri alla #genteditlà, auguri ai #seveners, aug
Auguri alla #genteditlà, auguri ai #seveners, auguri a chi legge, a chi scrive, a chi crea, a chi lavora, a chi ha idee, a chi sogna. Auguri per un Natale e per un nuovo anno di luce. Risplendete, sempre. 🌟 #tlàcomunicazione #sevenblog

Cos’è il #confine? Quanto significati può aver
Cos’è il #confine? Quanto significati può avere? A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi!

Da @caterina.levato.1 il #racconto “Luna piena” parla, in modo delicato, della #malattia e dell’anzianità.

#ilconfineperché #SevenBlog #racconti #storie 

📍 leggi qui https://www.sevenblog.it/opinioni-superbe-il-confine-perche-redazione/

Cos’è il #confine? Quanto significati può aver
Cos’è il #confine? Quanto significati può avere? A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi!

Da @giorgio.binnella il #racconto “Il confine” parla di #anime vive e morte e di #terrorismo.

#ilconfineperché #SevenBlog #racconti #storie 

📍 leggi qui https://www.sevenblog.it/opinioni-superbe-il-confine-perche-redazione/

Cos’è il #confine? Quanto significati può aver
Cos’è il #confine? Quanto significati può avere? A #Seven riflettiamo sul tema e scriviamo #raccontini superbi!

Da @gianlucapapadia.it il #racconto “L’ultimo confine” parla di #guerra. 

#ilconfineperché #SevenBlog #racconti #storie 

📍 leggi qui https://www.sevenblog.it/opinioni-superbe-il-confine-perche-redazione/


Load More



Segui su Instagram


NAVIGAZIONE

  • HOME
  • NEWS
  • LETTERATURA&SOCIAL
  • CRONACHE DA SOTTILIA
  • LE STORIE DI MICHELANGELO
  • EMPATICAMENTE
    • #LeParoleEmpatike
  • SPECIALE QUARANTENA
  • SEVEN BLOG
  • AREA MANOSCRITTI
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • SOSTIENI SEVENBLOG!
  • Privacy Policy

SEVEN CONSIGLIA

  • LO SCRITTORE EMERGENTE IN ITALIA
  • TU NON SPEGNERE LE LUCI
  • LA MAREGGIATA IN UN BARATTOLO
  • LA RABBIA ESAUDITA
  • IL PIANO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE
  • VETRINA

ARTICOLI RECENTI

  • Venus
  • Agende
  • Lo specchio, perché…
  • WHITE LIGHT, il romanzo d’esordio di Davide Catinari
  • Un indovino mi disse

I CONCORSI DI SEVENBLOG

  • ACTION4LAND (2021)
  • LE POESIESUPERBE (2019)
  • I FRAMMENTIAVARI (2018)
  • RICETTACOLO (2017)
  • LE STORIESUPERBE (2016)
  • GLI SCATTIAVARI (2015)

SevenBlog è un prodotto © Tlà Comunicazione | copyright 2020 | Tema da ThemeinProgress | Offerto orgogliosamente da WordPress