Coccodrilli ad Artem . IRA
Marlon Brando
In 1 Luglio 2016 da Il ViaggiatoreUna vita di eccessi, presenza turbolenta sul set. Abilissimo a calarsi nei personaggi: a letto un mese per interpretare un paraplegico e pronto a mettersi dei kleenex in bocca per avere le guance giuste per interpretare don Vito Corleone. Carismatico, dalla parte dei nativi americani, che per sottolinearne il trattamento discriminatorio degli Stati Uniti si rifiuta di salire sul palco degli Oscar. Due grandi decenni, i Cinquanta e i Settanta dove fa la differenza in ogni ruolo ma negli altri grandi flop e ruoli mediocri. Il Colonnello Kurtz è forse l’ultimo grande personaggio interpretato nel 1979 ma molti lo ricordano nel ruolo di Paul che nell’appartamento parigino utilizza il burro con Jeanne-Maria Scheider in quel Ultimo tango a Parigi del 1972 finito al rogo. Qualche anno più tardi si scoprì che la famosa scena cruda e vera rasentò una poco onorevole violenza. Tre mogli, cinque figli ma forsi altri tre da una ex cameriera che lo denuncierà chiedendogli 100 milioni di $ ma che, essendo oramai finito in povertà, non pagherà mai. In The Score costringerà la produzione a far girare le sue scene dall’amico Robert De Niro, rifiutandosi di essere diretto dal regista Frank Oz. Ultima apparizione in pubblico al Madison Square Garden il 7 settembre 2001 durante un concerto di Michael Jackson: predica, poco gradita e considerata fuori contesto, sulla violenza sui bambini, accolta da fischi per un uomo punzecchiato dalla critica anche per una stazza non certo più da selvaggio e seduttore.
Il vero coccodrillo:
Ci ha lasciato oggi 1 luglio 2004 un mito di Hollywood: l’ottantenne Marlon Brando è deceduto all’ospedale UCLA di Westwood per una crisi respiratoria causata da un enfisema polmonare che lo affligeva ormai da anni. Tenebroso, maledetto, ribelle, selvaggio, poliedrico, impegnato politcamente socialmente ha segnato la storia del cinema come pochi hanno saputo fare. 40 pellicole con personaggi quasi sempre entrati nella storia del cinema, 8 candidature all’Oscar e solo due vittorie per un attore che ne avrebbe meritate di più. Stanley Kowalski è il ruolo che gli ha dato nel 1951 con Un tram chiamato desiderio la notorietà mondiale ma è solo il primo dei tanti. Gli ultimi anni li ha vissuti in povertà e solo, un triste declino per una star che non dimenticheremo mai.
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