
Ricettacolo - Il concorso
Salmone e verdure nel caos
In 17 Maggio 2017 da Redazione Seven BlogIl racconto terzo classificato di Ricettacolo – L’Accidia
di Maria Cristina Sermanni
È una giornata nuvolosa, grigia come sa esserlo il cielo invernale, apro la finestra e un vento freddo inonda la stanza. Sono stanca già di mattina, ho le idee confuse, mi sento disorientata e spaventata, senza sapere perché; non ho voglia di fare niente. La casa mi sembra in disordine più del solito, i ragazzi se ne sono andati via e hanno lasciato tutto in mezzo come al solito, anche mio marito stamani ha deciso di contribuire al caos con tazze e piattini sull’acquaio.
Mi siedo desolata a prendere un caffè da sola in mezzo alla mia grande cucina, mi guardo intorno: la lavagnetta con l’elenco delle cose da comprare, le padelle di rame attaccate alla parete (come si deve in una cucina di una casa di campagna), l’orologio alla parete che sogghignando mi ricorda che devo preparare il pranzo, il frigo che so essere pieno perché ieri ho fatto la spesa, ma non ho voglia di cucinare, non so cosa cucinare.
Mi aggiro per la cucina inquieta, la mia mente viaggia lontano, vorrei non essere lì e nello stesso tempo non oso allontanarmi; devo trovare una soluzione. Apro il frigo e prendo le verdure che trovo, melanzana, zucchine, peperone, carote; ho voglia di cose colorate, fresche che posso toccare, tagliare, fare a pezzettini, come vorrei fare della mia vita in questo momento.
Lavo il peperone, bello, giallo e lo pulisco, poi lo taglio a listarelle e a pezzetti abbastanza piccoli; pulisco le due carote e le taglio a rondelle, fini, come pure le zucchine, infine sbuccio la melanzana e la taglio a tocchetti.
Prendo uno scalogno, lo trito con un po’ di prezzemolo e lo metto a rosolare piano nell’olio; lo sfrigolare mi fa sorridere, mi riporta un po’ al presente, a quello che faccio, a quello che sono, una donna di casa, madre, nonna, che non può permettersi grilli per la testa perché tutti ne rimarrebbero costernati, sorpresi, incapaci di comprendere.
Una volta rosolato lo scalogno aggiungo tutte le verdure tagliate, salo, metto del cumino e della paprika, così tanto per provare, per dare “il vivo” almeno alle cose, giro bene, metto un po’ di acqua, copro il tegame e faccio cuocere lentamente, aggiungendo via via dell’acqua se occorre.
Mentre cuociono le verdure prendo tre fette di salmone, comprato ieri solo perché in offerta (non amo molto il salmone, ma qualche volta serve…), le lavo, le asciugo e le metto in una padella con un filo d’olio. Faccio rosolare a fuoco vivo, salo e pepo, tolgo la pelle e spengo il fuoco.
Prendo della carta argentata e taglio tre fogli giusti per appoggiare su ciascuno una fetta di salmone e ricoprirla con un po’ delle verdure cotte, una spruzzata di prezzemolo, un filo d’olio buono; chiudo il cartoccio e metto in forno caldo per 10-15 minuti.
Ecco, da questa mattinata confusa e disorientata, rimescolando alcuni ingredienti, ho tirato fuori un pranzetto niente male e il risultato l’ho visto quando si sono messi a tavola; sorridevano felici e, una volta tanto, non hanno avuto niente da ridire.
Una ricetta inventata lì per lì, in un momento di sconforto; speriamo che l’abbattimento e il caos portino sempre a qualcosa di buono.
INGREDIENTI:
scalogno
peperone
zucchine
melanzana
carote
prezzemolo
paprika e cumino
tranci di salmone fresco
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- L’Île flottante e una mano che vuol sedurre 7 Giugno 2023
- Sulle mie tracce 5 Giugno 2023
- Concerto nel blu 1 Giugno 2023
- Torna a Roma il Summer Time alla Casa del jazz 31 Maggio 2023
- La leggerezza che affonda 30 Maggio 2023
Lascia un commento