GOLA . RicetteColte
Il garum della serva Licata che piace a Domizia
In 9 Gennaio 2019 da Alexandra RomanoPerché la gola è anche un po’ storia antica
«- Vorrei parlare con Licata -, gli comunica e, senza chiedere il permesso di entrare, si avvia in direzione della cucina.
– Aspetta, piccola -, le grida dietro il portinaio che non l’ha riconosciuta – Licata è occupata. Oggi si rimescola il garum. Non senti che odorino? –
– Non preoccuparti, vado io da lei – dice Domizia, e senza esitare entra nella cucina dove sono riuniti tutti i servi della casa. Licata è davanti ai fornelli, con in mano un mestolo gigantesco.
– Tanta fatica per niente! – esclama Domizia facendo sussultare la donna dal bel viso aperto, alla quale si è accostata di spalle in punta di piedi. – Non ti riuscirà mai buono come il garum che si importa dall’Africa settentrionale!». (L’enigma di Domizia, pag. 40)
Anche se ho un nonno chef, non sono ancora capace di cucinare perché ho solo dieci anni. Quindi vorrei proporvi il procedimento usando le parole di Licata, la serva cui Domizia (una bambina più o meno della mia età, molto sveglia e anche un po’ ribelle, che però vive nell’antica Roma, ai tempi dell’imperatore Tiberio Cesare Augusto) fa visita insieme all’amico Veranio. Con l’aiuto di Licata dovranno risolvere un mistero molto importante… Ah, e non dimenticate che in questo bellissimo romanzo storico compaiono tantissimi piatti in voga nell’antica Roma, quindi, se vi piacerà questa ricetta, ne seguiranno altre!
Ingredienti:
- Sgombri
- 1 Anguilla
- Sarde
- Salmone
- Ruta
- Menta
- Coriandolo
- Finocchio
- Acqua
Procedimento:
Intanto cos’è il garum?, vi chiederete voi. Dagli antichi romani veniva usato come condimento a molti piatti, primi e secondi. È una salsa «oleosa», dice Domizia, fatta con le interiora di pesce. Si ipotizza che il termine garum derivi dal greco garos o garon (γάρον), cioè il pesce che veniva usato per cucinarlo.
Ma ora ripeto le parole di Licata e Domizia, in modo che conosciate il procedimento direttamente dalla Antica Roma!
«- Sgombri, anguille, sarde… Ma di’, l’hai messo il salmone?
– Il salmone?
– Ma certo! Sei rimasta indietro, Licata: adesso si mette sempre il salmone nella salsa di garum. E la ruta te la sei ricordata?
– Ah, sì, la ruta sì, con la menta, il coriandolo, il finocchio…
– Mmmh! Che bontà! – la interrompe Domizia, passandosi la lingua sulle labbra – E questa è la rimescolatura della terza settimana, vero? – chiede, esaminando i resti di pesce decomposto che affiorano dal liquido nero.
– Sì, la salsa sarà pronta tra un mese. Te ne intendi, eh, Domizia? Vedo che stai mettendo la testa a posto finalmente.
Il libro:
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Titolo: L’enigma di Domizia
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Autore, editore, collana, illustratore, anno nostra edizione: Ave Gagliardi, Edizioni PIEMME Milano, Il battello a vapore, Silvia Fusetti, 2007 (originale: Fabbri editori, 1986)
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Sinossi: Domizia è figlia di un alto funzionario romano, braccio destro di Tiberio. Vive in una bellissima villa ma, visto che è molto curiosa, spesso scavalca di nascosto il muro del giardino per avventurarsi nelle vie di Roma e scoprire tutti i segreti della città. Così, quando suo padre viene ingiustamente accusato di congiurare contro l’imperatore, insieme ai suoi amici decide di smascherare i veri colpevoli. Età di lettura: da 9 anni.
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