GOLA . RicetteColte
Il coniglio al vino del nonno di Kathryn
In 16 Novembre 2022 da Fabio MuzzioMi dispiace darle una delusione Capitano, ma non sarei mai riuscito ad adattarmi a vivere come un comune mortale: avrei solo finto.
Q “Quinn”
Perché la gola può essere anche un Q che non ti aspetti
Siamo stati abituati al confronto/scontro tra l’entità Q (ma nel cosiddetto Continuum sono tutti Q) e il Capitano Jean-Luc Picard. Anzi, è il primo personaggio che in Star Trek – The Next Generation compare tra gli avversari. Mette sotto processo la razza umana e da lì comparirà più e più volte con l’epilogo in Star Trek – Picard.
Ma potrebbe anche capitare di incontrare un altro Q (in realtà, sempre in TNG ne era apparso un altro e pure una giovane Q), prigioniero e rinchiuso da 200 anni in una cometa in Star Trek – Voyager. Si tratta però di un cosiddetto “guardiano della galassia” che ha un desiderio: morire. Sì, perché l’immortalità lo angoscia e vuole avere, come in pratica la quasi totalità degli esseri viventi, l’opportunità di terminare la propria esistenza avendo vissuto tutte le esperienze possibili. La particolarità è che questa volta il confronto è con ben due Q è il Capitano Janeway della Voyager come giudice. Il Q solito flirta e punzecchia la capitana, l’altro cerca la sua amicizia e comprensione.
Ne nasce l’episodio Diritto di morte, il numero diciotto della seconda stagione e che pone la riflessione sul senso dell’esistenza e dell’opportunità di ipotizzare concluso il proprio percorso, anche se non si tratta di una malattia fisica ma dell’anima. Star Trek pone in questo modo l’attenzione ancora una volta sul tema dell’eutanasia che può sfociare nel suicidio assistito (emblematica in Star Trek V la situazione del Dottor Leonard McCoy). Un tema davvero molto delicato che rimane ancora oggi tra i più dibattuti dal punto di vista etico per le implicazioni morali e religiose che comporta.
La formula del processo, nel quale dipanare i diversi punti di vista, rappresenta la base dell’episodio che avrà un epilogo conosciuto a chi ha già avuto modo di vedere (anche più volte) l’intera serie e che, come consuetudine, non svelo a chi potrebbe decidere di scegliere Voyager per la prossima maratona seriale. Vi incuriosisco segnalando la presenza di tre ospiti molto particolari convocate a testimoniare ma non aggiunfo altro.
A inizio episodio il Q liberato e un po’ arrugginito non solo farà sparire tutto l’equipaggio maschile ma proporrà a Janeway di cenare insieme con un piatto che nasce da una ricetta del nonno del Capitano: il coniglio al vino.
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- Coniglio a pezzi 600g
- Vino bianco 500ml
- Rosmarino rametti 3
- Salvia qualche foglia
- Aglio tre spicchi
- Limone 1
- Farina 00
- Olio E.V.O.
- Sale e pepe
PROCEDIMENTO
Il coniglio al vino può avere come ingrediente sia un rosso che un bianco. Dalle immagini sembrerebbe che il nonno di Janeway utilizzasse il secondo. Tolti quelli base obbligatori, non si sprecano le diverse sfumature tra odori e ingredienti, per cui mi sono affidato un po’ al gusto personale.
Prendi un contenitore in vetro, per esempio una cocotte che ti agevolerà la cgiusura ma può andare altrettanto bene uno dei soliti contenitori in vetro ermetici per conservare il cibo.
Se il coniglio è gia porzionato risciaqualo e asciugalo con carta assorbente. Mettilo nella cocotte insieme a due rametti di rosmarino, qualche foglia di salvia e due spicchi di aglio tagliati a metà e privati dell’anima interna. Versa il vino bianco affinché il coniglio possa essere ricoperto. Chiudi la cocotte o il contenitore e lascia riposare la marinatura in frigorifero almeno un paio di ore ma dopo un’ora estrai il contenitore e rigira il coniglio.
Passato il tempo per la marinatura, tieni da parte il liquido, prendi un piatto nel quale metterai un po’ di farina per rigirare il coniglio.
In una padella antiaderente versa un po’ di olio di oliva, non essere troppo parsimonioso, e aggiungi l’aglio. Una volta che inizierà a rilasciare il profumo, attenzione a non bruciarlo, abbassa la fiamma e adagia il coniglio che girerai più volte per rosolarlo. Aggiungi il rosmarino, le foglie di salvia e il succo di un limone e un pizzico di sale e di pepe. Attendi un paio di minuti, fiamma sempre bassa, e versa un mestolo della marinatura. Prosegui la cottura per circa 40 minuti tenendo la padella quasi tutta coperta in modo che possa evaporare. La cottura, comunque, dipende anche dalla grandezza della porzionatura del coniglio. Se serve aggiungi ancora il liquido dove hai marinato la carne. Alla fine dovresti riuscire a fare in modo di ottenere un sughetto con cui bagnerai i pezzi di coniglio quando lo servirai ben caldo.
Voyager a parte, un contorno di patate novelle al rosmarino potrebbe essere l’abbinamento più gustoso.
P.S. questa è la terza ricetta in ordine cronologico che estrapolo da Star Trek – Voyager: la prima è stata la crostata di pinoli, la seconda il gelato al caffé.
(ADV)
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