Della serie TV Il Santo, spesso conosciuta anche come Simon Templar, vi ho già parlato in occasione della ricetta Lo spezzatino avvelenato per Madge tratta dal primo episodio Un marito di talento. Ora ve ne propongo un’altra questa volta si tratta di un cocktail. Prima però aggiungo qualche considerazione su questa produzione dal successo mondiale e che ha dato a Roger Moore la prima grande notorietà grazie al personaggio nato dalla penna di Leslie Charteris. Nel suo muoversi in giro per il mondo tra alta società, belle donne, ispettori di polizia sospettosi se non desiderosi di arrestarlo, Simon Templar capita spesso anche in Italia e in particolare a Roma. Il ritratto che esce del nostro Paese appare un po’ stereotipato con personaggi furbi quasi sempre pronti a fregare il prossimo oppure con una situazione sociale, siamo oramai negli anni della Dolce vita, talvolta più simile al primo dopoguerra e ai film del neorealismo. Detto questo la figura che esce di Templar è quella di un abile investigatore con qualità di ladro gentiluomo lasciate quasi all’intuizione. Piuttosto si scopre un rapporto di collaborazione con i servizi segreti e qualche missione per commissione di vertici che rimangono nell’ombra, probabilmente complice anche un ruolo che il “nostro” ha avuto e si è guadagnato durante la Resistenza seppur fosse molto giovane. L’immancabile aureola, che precede la sigla indimenticabile, riporta le suggestioni di una stagione mitica della TV e per qualcuno di ricordi dell’infanzia con le mamme sicuramente attirate dagli occhi azzurri (e non solo) di Moore, seppur il bianco e nero delle prime quattro stagioni li lasciasse all’immaginazione.
Interessante ancora il ruolo delle donne, spesso femme fatale e pure, è lasciato all’intuizione complici le maglie della censura, praticanti spesso una professione inequivocabile. Per il resto se sono protagoniste della vicenda rimangono nell’angolo quando scatta la scazzottata oppure la sparatoria aggiungendo alla vicenda solo gli sguardi terrorizzati.
Il Santo, episodio Contrabbando alle Bahamas (Fonte YouTube)
Nel nono episodio della prima stagione The Effete Angle – Contrabbando alle Bahamas, andato in onda sul finire del 1962, Templar si trova a Miami in Florida per una vacanza. In realtà la vicenda si svolge in gran parte anche alla Bahamas, con la rotta che porta in particolare a Bimini. Il Santo scopre, volendo noleggiare una barca, un losco contrabbando gestito da Clinton Ukrose. Per il timore che gli affari possano trovare l’ostacolo entra in scena la moglie del malfattore: Gloria. Sulla vicenda non vado oltre e segnalo solo che l’attrice nel ruolo della bionda impegnata ad affascinare Templar è Shirley Eaton. La Eaton, presente pure nel primo episodio vi avevo detto essere stata anche una bond girl in Agente 007 – Missione Goldfinger. Nella serie l’attrice tornerà altre due volte: nell’episodio Luella – Il mio amico Bill, il numero diciannove della seconda stagione (ma non appare nei crediti) e una quarta volta, Invitation to Danger – Invito pericoloso, il terzo della sesta e ultima stagione nei panni di Reb Denning.
La ricetta, come detto, è di un cocktail con una storia e molte varianti: il daiquiri. Gloria e Simon lo consumano al banco dove un barman previdente e perspicace li ha già pronti per entrambi: il daiquiri è preludio alla cena. Il resto, per chi non lo avesse visto, è tutto da scoprire.
Ingredienti per due cocktail:
Rum bianco 12 cl
Lime succo 3 cl
Zucchero di canna sciroppo 1,5 cl
Maraschino 1,5 cl
Cubetti di ghiaccio 6 o acqua molto fredda 3 cl
Procedimento:
Intorno a questo cocktail, come capita spesso, vi sono versioni discordanti sull’origine e primogenitura: chi lo fa risalire al puro caso a un Marine assetato che sul finire dell’Ottocento a Daiquiri chiede un rum e lo mescola al lime e allo zucchero di canna e invece chi lo attribuisce ad alcuni ingegneri che dopo una giornata di lavoro si inventarono questa ricetta. Altri, lo attribuiscono al barman Costantino Ribalaigua Vert del Floridita de L’Avana che dal 1937 iniziò a servirlo anche a Ernest Hemingway, il quale se ne fece però realizzare una variante senza lo zucchero e il rum in quantità doppia diventando l’Hemingway Daiquiri o Papa Doble. Messe da parte le diverse fonti sull’inventore, la ricetta che vi propongo dovrebbe essere quella più vicina all’originale.
Il Santo, episodio Contrabbando alle Bahamas (Fonte YouTube)
Il cocktail è molto semplice negli ingredienti e anche nella realizzazione. In un uno shaker versa gli ingredienti che ti segnalo nell’elenco e agita fino a quando il cocktail non sarà ben freddo ma senza sciogliere troppo il ghiaccio (in alternativa puoi utilizzare acqua a temperatura vicino agli zero gradi. Versalo in una coppa da Martini, non proprio come viene servito a Gloria e Simon e sogna di essere un po’ in Florida e un po’ alle Bahamas, ma soprattutto in buona compagnia.
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