GOLA . RicetteColte
L’empingao per ritrovare se stessi
In 25 Settembre 2024 da Fabio MuzzioCarl: Ora guarda: devi controllare che il pane diventi dorato, devi controllare che il formaggio si fonda: quando il formaggio e fuso e il pane è dorato e non bruciato… chiamami e controlleremo, va bene?
Percy: Ok
Carl: Tienilo d’occhio
Carl al figlio Percy
Chiudo con questo post le ricette dedicate al film Chef – La ricetta perfetta. Carl Casper (Jon Favreau) ne cucina davvero tante e molto interessanti e io vi ho proposto prima l’uovo al caviale che il critico gastronomico Ramsey Michel si ritrova servita in modo inatteso e poi degli spaghetti con cui Carl seduce Molly mescolando gola e lussuria.
Arrivo a questo punto al piatto più importante, perché è quello che farà ritrovare a Carl fiducia in se stesso e nuovo slancio soprattutto nella vita. Dopo aver lasciato il ristorante Riva per i contrasti con il proprietario fermo a un menù consolidato da cinque anni la nuova prospettiva nasce davanti a un panino cubano in un ristorante dove Carl pranza insieme all’ex moglie Inez, al figlio Casper e all’ex suocero interpretato dal musicista cubano (anche nel film) Jose C. Hernandez.
L’acquisto di un “Food-Truck” malmesso e risistemato con il nome di El-Jefe diventa il luogo dove Carl e il figlio Casper troveranno il loro vero rapporto, dal coltello che regala lo chef all’allievo, al valore della qualità del cibo, dalla scelta degli ingredienti alla vacanza, seppur di lavoro e on the road, dalla Florida alla California.
Casper è abilissimo con i Social, rispetto al padre, con cui pubblicizzerà il viaggio per far conoscere l’empingao del grande chef tappa dopo tappa con tanto di video finale. Insieme alla coppia padre/figlio c’è Martin l’aiutante dello chef che lo segue nell’abbandono del ristorante Riva ed è il geniale autore della carne per il panino.
Il lieto fine, si tratta di una commedia classica e gradevole, è un’ovvia conseguenza e ci insegna come il seguire i propri sogni e il ritrovare la vena creativa permetta di ritrovare se stessi.
La ricetta dell’empingao o panino cubano è abbastanza elaborata ma non per questo impossibile: è anche un modo per omaggiare l’isola centroamericana che ha segnato la storia del Novecento.
INGREDIENTI PRINCIPALI
- Pane morbido
- Spalla di prosciutto o lonza kg1
- Salamoia per la carne
- Mojo per la marinatura
- Formaggio cheddar
- Senape
- Cetrioli sottaceto
- Burro
SALAMOIA
- Succo di arancia 150ml
- Scorza di arancia 1
- Lime a fette2
- Acqua 100ml
- Rum bicchiere1
- Aceto bicchiere 1
- Sale 50g
- Aglio spicchi 3
- Timo cucchiaini 1/2
- Rosmarino cucchiaini 2
- Alloro foglia 1
- Origano cucchiaini 2
- Pepe nero in gran cucchiaini 2
MARINATURA MOJO
- Olio E.V.O. 50ml
- Salamoia 50ml
- Aglio spicchi2
- Origano cucchiani 2
- Coriandolo cucchiaini 2
- Cumino cucchiaino 1/2
- Menta rametto 1
- Paprika affumicata cucchiaino 1/2
- Pepe nero cucchiaino 1/2
- Sale cucchiaino 1/2
PROCEDIMENTO
La preparazione è abbastanza lunga ed elaborata e, a meno che, tu non abbia una festa a tema o voglia dispensare panini in grande quantità, potresti preparare un arrosto utilizzando carne di maiale e al contempo un paio di empingao dal sapore tutto cubano.
Come vediamo fare a Martin servono prima la salamoia e poi il mojo: gli ingredienti possono variare ma fondamentalmente è un mix di spezie e agrumi.
Prendi un contenitore a chiusura ermetica e versa gli ingredienti per la salamoia: mescola bene e metti la carne facendo in modo che sia coperta: lasciala riposare in frigo almeno per 12 ore avendo cura, se possibile di girarla un paio di volte.
Per la carne la ricetta originale prevederebbe la spalla di prosciutto che ha caratteristiche più grasse rispetto all’alternativa che ti ho suggerito, la lonza, sicuramente più asciutta. Per gli aromi potresti utilizzare anche quelli freschi tritandoli.
Prepara la marinata mojo, non dimenticare di aggiungere una parte della salamoia, mescolando gli ingredienti tritando l’aglio ed eventualmente gli aromi freschi in alternativa a quelli essicati. Se non trovi la paprika affumicata, particolare nella sfumatura di sapore utilizza quella forte senza esagerare nella quantità.
In una teglia per arrosto, meglio se antiaderente metti la spalla e aggiungi la marinatura. Tieni ancora in frigo almeno un paio di ore avendo la cura di bagnare la carne di tanto in tanto.
Riscalda il forno a 200° in modalità ventilato (regolati con il tuo elettrodomestico) e, una volta raggiunta la temperatura, cuoci la carne per circa 30 minuti verificando che non asciughi troppo il mojo e bruci la carne. Dopo i 30 minuti estrai la teglia, gira la carne bagnandola con la marinatura e porta la temeratura a 170° cuocendo ancora almeno per 45 minuti. Ti consiglio però di controllare bene per non far asciugare troppo la carne e renderla troppo secca oppure di non averla completamente cotta.
Una volta terminata la cottura lascia raffreddare la spalla di prosciutto e sei pront* per preparare il panino cubano.
Ho evitato anche di suggerirti di preparare anche il pane: quello cubano prevede, per esempio, l’aggiunta di strutto o lardo. In alternativa puoi utilizzare del pane morbido, magari al latte, tipo ciabatta.
Seguiamo il procedimento come Carl e Martin insegnano a Percy: taglia per il senso della lunghezza il panino a metà.
Riscalda sulla piastra sia le fette di carne tagliate sottili che il pane dalla parte della mollica. Una volta pronte appoggia su una delle due parti le fette di spalla di prosciutto (o lonza). Sopra aggiungi due fette di formaggio cheddar, che trovi già tagliato sottile. Appoggia sopra un cetriolo di quelli lunghi sottaceto e tagliato a fette sottili. Sull’altra fetta di pane distribuisci da un lato all’altro ma non spalmarla perché, come dice Carl “questa è la cosa più importante” la senape.
Chiudi il panino e spalma un velo di burro sulla parte alta (Carl e Martin utilizzano un pennello da cucina e il burro è a temperatura ambiente) ed è, a detta degli chef, ciò che lo rende cubano. Stessa operazione del velo di burro sulla piastra (la plancha) per panini. Chiudi l’empingao fino a farlo dorare e non bruciare. A quel punto sarà pronto.
(ADV)
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