
GOLA . RicetteColte
I Pastel de Gloria di Billy e Barbara
In 30 Agosto 2023 da Fabio MuzzioBilly: Andrea, ma quella mica è bionda… sì, in testa sì, ma dico giù… giù mica è bionda
Andrea: sai la scoperta! Neanche io sono bionda
Billy: come no…
Andrea: guarda: non te l’avevo mai detto?
Andrea e Billy mentre guardano il film porno che lei gli ha regalato per il compleanno e per “istruirlo”; per confutare lo stupore e confermare la differenza si solleva lo slip.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
L’amica di mia madre del 1975 è da annoverare nel filone della commedia erotica degli anni Settanta, un genere che ha segnato davvero quel decennio e poi quello successivo con diverse protagoniste, tra cui quelle della pellicola di cui vi sto scrivendo: Barbara Bouchet, che sarebbe proprio l’amica del titolo, e Carmen Villani, che alla carriera davanti alla macchina da presa associava già quella di cantante di talento.
Il film è uno dei cinque girati dalla Villani con il marito Mauro Ivaldi, che l’ha diretta anche in Brigitte, Laura, Ursula, Monica, Raquel, Litz, Maria, Florinda, Barbara, Claudia e Sofia, le chiamo tutte… anima mia del 1974 (il primo) Ecco lingua d’argento 1976, Grazie tante – Arrivederci 1977 e L’anello matrimoniale 1979. Tutti si contraddistinguono per proporre una versione sexy della Villani, attrice bella e particolarmente sensuale.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
L’amica di mia madre ed Ecco lingua d’argento sono anche i due che ripropongono lo stesso personaggio, quello dell’italiana Andrea, donna libera, intraprendente e disinibita che vive a Gaira in Colombia, dove insegna alla scuola locale, sempre poco vestita, che fuma il sigaro ed è al centro del corteggiamento dell’adolescente Billy, quel Roberto Cenci che negli anni successivi sarebbe diventato autore e regista televisivo. Nei due film a cambiare è l’altra donna, quella oggetto delle pressanti attenzioni del giovane: nel primo, come detto è Bouchet mentre nel secondo è Nadia Cassini.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
La pellicola non ebbe vita facile in censura con il divieto attuale ormai ai 14, non tanto per le scene delle due bellezze protagoniste, in fondo sia Villani che Bouchet non vanno oltre a scene molto soft, quanto a una particolarità: Billy è un sedicenne che ne compirà diciassette verso la fine della narrazione (in realtà Cenci ne aveva 23); sempre solo, con una madre costantemente in viaggio che cambia fidanzato a ogni telefonata, è ricco, grazie all’eredità di nonna Priscilla, in una casa grande con piscina e sul mare, con un grande desiderio: avere il primo rapporto sessuale con una donna; e qui arriva il rapporto con Andrea che ne ha 27, mentre Barbara dovrebbe averne qualcuno in più essendo l’amica della madre (e comunque Bouchet all’epoca aveva 32 anni uno in più di Villani). Questa dinamica, seppur ironica e ossessiva, con il solito fascino che può suscitare nell’adolescente la donna più matura “se non hanno almeno 26 anni non mi interessano, perché le pischellette sono roba da vecchi”, riporta l’attenzione su di un minorenne.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
Billy, oltre ad avere spesso effusioni con Andrea, malgrado sia in procinto di sposarsi (che si ritrae sempre al momento di spingersi oltre ed è gelosa della “rivale”, in realtà ci sarebbe un’espressione che riassumerebbe il tutto ma lo lascio alla vostra intuizione), avrà in Barbara la donna che gli donerà il primo rapporto e succederà poco prima di ripartire con Nicolas, l’uomo da cui era fuggita lasciando Parigi e che è arrivato in Colombia a convincerla di tornare con lui.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
Tra le particolarità del film c’è una sequenza che oggi potrebbe non solo essere molto criticata ma probabilmente nemmeno inserita in sceneggiatura: il combattimento tra galli nel corso del quale Andrea oltre a scommettere incita alla sfida tra i due contendenti pennuti in maniera vigorosa e all’epoca si sarebbe detto in modo molto maschile. La veloce sequenza del film porno e la scena del rito vudù, che ritroveremo anche in Ecco lingua d’argento, sono quelle più “hot”, con il nudo integrale femminile e che, insieme a quanto detto prima sull’età di Billy sono stati i momenti più critici presi in esame per il divieto.
INGREDIENTI PER 2 DOLCI
- pasta sfoglia rettangolare confezione1
- mozzarella 125g
- pasta di guava 125g
- dulce de leche 125g
- uovo 1
- zucchero a velo
Il dulce de leche
Latte intero 1/2 litro
Zucchero semolato 150g
Vaniglia 1/2 bacca
Bicarbonato di sodio 1/2 cucchiaino

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
PROCEDIMENTO
Barbara desidera un dolce e le viene consigliato il Pastel de gloria, tipico della Colombia ma diffuso in molta parte del Continente e con origini di alcuni ingredienti dall’Europa e dalla cucina araba: procediamo, quindi, con la ricetta.
Procurati una pasta sfoglia per dolci e tieni conto che il risultato finale ti faranno ottenere due porzioni abbondanti.
Per quanto riguarda la pasta di guava si tratta di una marmellata ottenuta dai frutti di questa pianta molta diffusa nella parte tropicale del continente americano. Viene consumata anche con i formaggi e qui rientra tra gli ingredienti e non dovrebbe essere impossibile da trovare nei supermercati o nei negozi di prodotti etnici.
Il dulce di leche, invece, che potrebbe essere stato preparato la prima volta nella Francia del Settecento è attribuito a una domestica di Juan Manuel de Rosas, governatore di Buenos Aires equivalente ottocentesco del Presidente.
Partirei da questo così avrai modo di regolarti nella preparazione.
Servono un pentolino antiaderente e molta pazienza, perché a fuoco basso, che è un obbligo affinché il tutto si rapprenda senza bruciarsi, richiede almeno 45 minuti, perché la cosistenza dovrà essere molto densa, come una marmellata.
Apri la bacca di vaniglia, se ti piace il sapore, utilizza pure i semi anche di una bacca intera. Versa il latte, meglio se già a temperatura ambiente nel pentolino, aggiungi lo zucchero, la vaniglia e il bicarbonato. Mescola e inizia a sciogliere gli ingredienti secchi. Accendi il fuoco che deve essere davvero dolce e non stancarti di girare con il tuo cucchiaio. Se il composto si asciuga troppo aggiungi un pochino di latte ma deve cuocere almeno per i minuti che ti ho indicato e deve avere una consistenza densa. Nel caso lo dovessi avanzare per la preparazione puoi conservarlo in frigorifero in un barattolo di vetro ma per pochissimi giorni (lo puoi riscaldare aggiungendo un filo di latte e consumarlo semplicemente così e come è nato come dolce a se stante).
Stendi la tua pasta sfoglia rettangolare e devi ottenere con una taglia pasta 12 cerchi.
Sbatti l’uovo che servirà per spennelare la pasta sfoglia e taglia a fettine sia la mozzarella (in alternativa potresti optare per un formaggio bianco e ce n’è uno in commercio molto noto e urilizzato anche nei dolci) che la guava e che il dulce de leche.
Spennella il primo disco di sfoglia con l’uovo e appoggia sopra i tre ingredienti tagliati in precedenza tenendoli, per quanto possibile lontano dai bordi perché con il calore tenderanno a espandersi verso l’esterno e procedi fino a quando non avrai raggiunto il sesto disco che sara, per così dire il coperchio del dolce.
Riscalda il tuo forno a circa 200° e cuoci per circa venti 20 minuti (regolati con la prestazione del tuo elettrodomestico). La pasta sfoglia dovra essere ben dorata. Lascia intiepidire e spolvera con lo zucchero a velo.

L’amica di mia madre, 1975, Mauro Ivaldi (Fonte YouTube)
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