GOLA . RicetteColte
Il Souvlaki per il Tenente Carmelo La Rosa
In 5 Aprile 2023 da Fabio MuzzioTenente Carmelo La Rosa!
Comunque l’ho visto, eh? Non c’era il rigore…
Il Tenente Carmelo La Rosa ai calciatori improvvisati
Era il 30 marzo 1992 al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles, quando alla edizione numero 64 della notte degli Oscar® presentata da Billy Crystal Mediterraneo si aggiudicava la statuetta di Miglior film straniero superando anche la concorrenza di Lanterne rosse di Zhang Yimou.
Sarebbe stato Sylvester Stallone ad annunciare il ritorno alla vittoria dell’Italia, premiata solo due anni prima con Nuovi cinema paradiso di Giuseppe Tornatore.
Gabriele Salvatores saliva quindi sul palco per ringraziare la giuria dopo l’assegnazione del premio più ambito a livello mondiale.
"Mediterraneo" Wins Foreign Language Film: 1992 Oscars
Del film vi ho già parlato in occasione del monologo del Sergente Nicola Lorusso mentre l’attendente Luciano Colasanti (Diego Abatantuono e Ugo Conti) lo massaggia sul lettino in uno dei tanti pomeriggi sull’isola nella quale sono sbarcati in pieno secondo conflitto mondiale.
Mediterraneo, uscito nelle sale nel 1991, si inserisce tra Marrakech Express del 1989 e da Puerto Escondido del 1992 in quella che Salvatores ha realizzato per la trilogia della “fuga”.
I diversi personaggi reagiscono in modi differenti alla forzata seppur alla fine inaspettamente piacevole permanenza sull’isola dove era stato stabilito di insediare un presidio; l’integrazione con gli abitanti e con la vita semplice offrono la possibilità di riflettere sul senso della vita, della guerra e del futuro tutto da ricostruire una volta che tutto sarà finito. Alla fine l’unico a non rassegnarsi è solo Corrado Noventa (Claudio Bisio) che ha il solo desiderio di ritornare a casa dalla moglie cercando in tutti i modi di disertare.
A interrompere il nuovo equilibrio di vita sarà il palermitano Tenente Carmelo La Rosa (Antonio Catania), che per un problema al suo aeroplano sarà costretto a un atterraggio di emergenza sull’isola mentre è in corso un’improvvisata partita di calcio su un campo sterrato con tanto di rigore molto discusso. L’idea di una partita era già stata inserita in Marrakesh Express con quell’Italia-Marocco che poi verrà ripresa come citazione anche da Aldo Giovanni e Giacomo in Tre uomini e una gamba.
Il Tenente Carmelo La Rosa verrà rifoccillato e avrà il tempo di aggiustare il suo velivolo diretto a Creta per unirsi al resto degli aviatori. Avrà il tempo per raccontare molto di quanto accaduto nel frattempo: i tre anni trascorsi dallo sbarco senza rendersene conto, la caduta di Mussolini l’8 settembre 1943 e i nemici diventati amici e gli amici diventati nemici.
Il finale amaro del film evidenzierà le aspettative disattese per il ritorno in Italia e l’isola dopo cinquanta anni resta un rifugio sereno.
Non ho aggiunto gli altri personaggi un po’ perché comunque questo post è dedicato alla ricetta e poi, non nascondiamocelo, Mediterraneo è giustamente molto conosciuto e memorabile.
Alla tavolata con il nuovo ospite vengono serviti il souvlaki soprattutto accompagnato con della frutta. Ora vediamo come preparlo.
INGREDIENTI PER 10 SOUVLAKI
- Lonza di maiale 800g
- Limone 1
- Olio di oliva 50ml
- Origano (spezie a piacere)
- sale
- pepe
INGREDIENTI PER LADOLEMONO
- Limone 1
- Olio di oliva 100ml
- Origano essicato q.b.
PROCEDIMENTO
Questo piatto tipicamente greco lo si può prepapare con diverse carni, agnello, pollo e maiale, quello che ho scelto per la ricetta.
Taglia a dadini non troppo grossi la lonza e infilala nei bastoncini di legno a formare il souvlaki (la parola greca per indicare lo spiedino). Una volta preparati adagiali in un contenitore ermetico.
Spremi un limone e uniscilo all’olio di oliva aggiungendo una punta di origano essicato o altre spezie a piacere, un pizzico di sale e di pepe (volendo si può aggiungere della paprika o della senape). Mescola bene la salsina e versala sui souvlaki rigirandoli così da poterli far marinare per almeno tre ore in frigorifero.
Nel frattempo prepara il ladelomono, altra tipica salsa greca per guarnire la carne: ci sono diverse varianti che aggiungono diverse spezie a secondo dei gusti personali. Amalgama bene il succo del limone con l’olio di oliva e l’origano: sarà più densa di quella della marinatura.
Una volta ben marinati sono pronti per essere adagiati sulla griglia, ma in questo caso non tutti ne avete la possibilità, per cui potresti farli cuocere in una bisticchiera tenendoli sempre attaccati fra loro affinché rimangano più morbidi rigirandoli almeno un paio di volte. La cottura, ma regolati direttamente, dovrebbe essere di circa dieci minuti.
Sistemali sul piatto da portata con il tocco finale del ladolemono che darà ulteriore sapore e morbidezza alla carne.
Una volta pronti potresti servirli con la frutta, nel film si vedono il melone e l’anguria, altrimenti con pomodori, verdure crude e cipolle.
La pita è d’obbligo.
(ADV)
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