In-Viral . INVIDIA
Il Paese dei costruttori (di piedistalli)
In 4 Febbraio 2021 da Fabio MuzzioSono ore febbrili di troppi commenti, da parte di molti autodefiniti esperti, di quelli che fino a due ore prima dicevano il contrario e adesso ti spiegano la lezione convincendoti che sei tu a non aver capito.
Lascio quindi ai più titolati le stucchevoli elucubrazioni che rasentano il titillamento masturbatorio e le approfondite analisi; mi concentro, piuttosto, su un altro punto di vista con qualche doverosa precisazione.
La prima, fondamentale: non esistono Governi tecnici, perché tutti sono votati da un Parlamento e, anzi, questi sono più politici di altri, proprio per il fatto che raccolgono maggioranze più ampie e trasversali.
La seconda è la retorica sul “fallimento di questa politica” giudizio di pancia e ben mirato, solo perché deleghiamo un’altra volta a un economista, e per la terza volta a un ex Governatore della Banca d’Italia, le sorti della creazione di un Esecutivo con provvedimenti duri e difficili da prendere. Però è già successo con Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini e Mario Monti, vero, Gianni Riotta? Se è fallimento questo, lo era anche quello. Due, poi, hanno fondato loro partiti, fallimentari, quelli sì. Ma chi sono io per confutare una firma così ascoltata e così abile a dire quel che ci si vuol sentir dire?
La terza è quella che vi lascio riempire la testa con i vari cognomi autorevoli che finiscono in “ini” “ino” “oro” “erra” “ari” “usti” “aldi” “eli” e via di questo passo, che sguazzano bene per dire la loro e incrementare la personale capacità di essere portatori di evidenze da asilo, ma che lasciano i più a bocca aperta.
Il mio punto di vista è sul “Salvatore della Patria“, che ciclicamente arriva a occupare quel posto, osannato a gran voce e dopo due mesi di luna di miele (il mare, il letto, il cocktail finiscono poi per diventare la spesa, le pulizie e per qualcuno i bimbi da portare a scuola) e naufragare nello sconforto. Il più recente è stato Mario Monti, chiamato con quell’operazione ben orchestrata da stampa, tv, e gli editoriali di “buonsenso”. Con le conseguenze poi derivate, tra lacrime televisive per provvedimenti duri ma che ci hanno convinto, soprattutto da chi se li poteva permettere, necessari. Se pensate che sto giudicando l’uomo, non mi permetterei mai, o le politiche messe in atto potete andare oltre, perché non avete capito. Io mi riferisco ai costruttori ma non quelli evocati tra “responsabili” e “mercato delle vacche”, cose che fanno sempre gli altri ma a cui a turno abboccano sempre tutti. I miei costruttori sono quelli dei piedistalli su cui poggiare chi risolverà tutto e subito, che si è consumato in tweet e post su Facebook a spiegarci per filo e per segno la bontà di chi, fra sei mesi (se gli va bene) diventerà uno tra i politici più odiati e discussi, perché se c’è da fare i chirurghi, i chirurghi non guardano in faccia, guardano la parte malata.
Mentre anche i “leccaculi”, sempre pronti a riposizionarsi in direzione nuovo tavolo dove raccogliere le briciole che cadono, si stanno riposizionando, basterà attendere e riascoltare tra un po’ i vari “ini” “ino” “oro” “erra” “ari” “sti” “ldi” “eli” e le proteste di chi con il piccone lessicale provvederà a distruggere il piedistallo sul quale aveva posizionato il “Salvatore della Patria“.
A difenderlo rimarranno in pochi, soprattutto chi se lo potrà permettere.
Che poi, Mario Draghi, “Salvatore della Patria” lo è già stato veramente quando era a capo della BCE: ma un conto è aiutare da lontano, un altro da vicino.
E così, la prima candidatura a furor di popolo costruita nei “Social”, anche da chi rifugge da questo mezzo, a parole, e ne fa ampio uso, da sempre, si avvia con una incarico che ha il sapore del “Obbedisco, Presidente“.
Qualcosa mi dice, ma il fiuto non può competere con “ini” “ino” “oro” “erra” “ari” “usti” “aldi” “eli”, che si tratti di una vittoria di Pirro per qualcuno abile, raccontato soprattutto nei Social, che a parole utilizzano solo gli altri.
Intanto, dopo averci spiegato il perché, il percome, il perquando, andate in luna di miele: io vi aspetto al supermercato senza abbronzatura e il messaggio whatsapp del vicino o della vicina che vi prometterà chissà quale vita e chissà quale notte al Motel: per il momento la tentazione è solo clandestina e pronta a trasformarsi in un nuovo piedistallo che costruirete per poi andare a comprare un nuovo piccone.
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Nude Jeannie 26 Marzo 2024
- I sette (non preti) del cinema italiano 24 Marzo 2024
- Rompicapo 23 Marzo 2024
- L’AI e i viaggi 22 Marzo 2024
- Opinioni 12 Marzo 2024
Lascia un commento