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Smeraldina
In 20 Gennaio 2022 da Giorgio BinnellaA Smeraldina non c’è mai un’unica via per raggiungere un luogo. Ci sono strade d’asfalto, canali d’acqua, vie pensili, ballatoi, ponti, scale e tetti. Sì, a Smeraldina puoi camminare anche sui tetti. Ci sono così tante vie, a Smeraldina, che potresti arrivare allo stesso luogo ogni giorno seguendo un itinerario diverso.
Perché a Smeraldina non è importante dove vai, ma chi sei.
Hai la coda? Zampe? Gambe? Pinne? Hai un filo da tessere o lasci una scia di bava? Peli o squame? Hai una maschera che ti copre il viso oppure esci solo di notte? Ti sai mimetizzare o sai volare? A Smeraldina puoi sceglierlo. E puoi cambiare in qualsiasi momento e, così, scegliere come arrivarci, in quel luogo. Camminando, strusciando, nuotando, volando… Ma ora che ti ho detto che puoi decidere chi essere, conta tanto dove andare? Vuoi raggiungere qualcuno o stai fuggendo? Hai, forse, un appuntamento? Oppure, ti piace vagabondare specchiandoti nelle vetrine, entrare e uscire dai portoni per il gusto di rispondere, casomai te lo chiedessero, che abiti lì. E ogni giorno cambiare palazzo, prendere a prestito il nome di un altro, modificare il passo, il sorriso, il respiro, lo sguardo. Perché a Smeraldina puoi essere chi vuoi, già te l’ho detto, qualcuno, ognuno, nessuno.
In questa città, dove anche gli specchi scelgono, per loro volontà, di mostrare il riflesso di un altro, tu puoi essere l’altro.
A Smeraldina puoi essere un saltimbanco, un giudice, un venditore di castagne con la padella e tutto il resto, un equilibrista che si allena sul filo del bucato, un camaleonte albino che attraversa solo sulle strisce bianche, un principe in abito gessato, prima ragno e poi sarto, pescivendolo e poi gatto, uomo e damigella e ballare da solo abbracciato in mezzo alla pista, un cieco che ha riacquistato la vista, un sordo che ha smesso di parlare, un ratto di fogna, un cane spelacchiato per la rogna, un damerino con tanto di guanti e bombetta, che succhia bon bon o va in bicicletta, un indovino monco che legge la mano, un esemplare raro di scrittore che legge, un pastore d’anime col suo gregge di peccatori, un maestro in voli pindarici, un fotografo di tramonti, un esperto in dorsopiroette, un revisore di conti, un fisico quantistico, un collezionista di verbi al futuro, un amante disilluso, un lettore compulsivo di segni e sogni, un Cyrano senza baffi, un ospite festivaliero, una voce dietro la cornetta, un esploratore di notti insonni, un autolesionista pieno di graffi, un corteggiatore con le rose appassite che aspetta…
A Smeraldina puoi essere chiunque tu voglia, purché tu sappia distinguere il fiore dalla foglia, il vetro dal cristallo, lo stomaco dal cuore, riconoscere fra gli sguardi quello che ha più valore, per quegli occhi rinunciare a te stesso, trovare insieme un luogo, non importa per quale via, scaldarsi davanti a un fuoco, non fa niente che sia di stufa o camino, ma che sia uno, e davanti a questo stringere e giurare di appartenersi, invece che perder tempo a scrivere versi come questi.
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
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