Coccodrilli ad Artem . IRA
Maria Callas
In 16 Settembre 2016 da Il ViaggiatoreDi Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos in arte Maria Callas non si è certi della data di nascita. Le biografie dicono 2 dicembre ma potrebbe essere il 3 o il 4. I genitori desideravano un maschio, dopo la perdita precoce di Vasili, ma ebbero una seconda figlia. L’infanzia venne segnata da un incidente: travolta da una macchina, rimarrà oltre venti giorni in coma e questo, si disse, finì con il segnare il carattere tutt’altro che facile. Divisa tra le origini greche, la cittadinanza statunitense e l’adozione italiana, quest’ultima per le nozze con un imprenditore veronese, sarà cittadina del mondo, come si conviene a una stella. Riuscì a infiammare le discussioni della critica, soprattutto quella dei loggionisti, ed ebbe in Renata Tebaldi la storica rivale. Tante amicizie, in particolare in Italia, dove venne amata più che in altri luoghi: Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini e Franco Zeffirelli – che cercherà di rilanciarne la carriera sul palcoscenico e le dedicherà anche un film biografico – sono stati punti di riferimento per la Callas e lei per loro. Mentre la sorella maggiore Yakinthy, detta Jackie – e quel soprannome segnerà la sua vita qualche anno dopo – prendeva lezioni di musica, lei ascoltava dietro la porta e imparava, avendo quel talento che alla sorella mancava. Una carriera costruita passo dopo passo e favorita dall’incontro, ma non solo, con Arturo Toscanini. Finì per suscitare chiacchiere e dubbi sulla sua salute la trasformazione fisica che dai 92 chili del 1952 la portarono, nel giro di due anni, a diventare una soprano con 36 chili in meno. Nel 1958, nel pieno della relazione con Onassis, iniziò il suo declino, i litigi con i teatri e le prime esibizioni cancellate. Il figlio avuto dal miliardario greco e morto poco dopo il parto segneranno per sempre la sua vita come l’abbandono nel 1968 da parte proprio di Onassis.
Gli ultimi anni saranno contrassegnati dalla vita parigina e delle ultime apparizioni. Si sospetterà che la morte non sia stata per infarto ma per suicidio, anche se il dubbio non verrà mai fugato. Non rimane molto di lei, i vestiti finirono all’asta e dei gioielli si è persa traccia. Al cimitero di Père Lachaise viene ricordata con una cenotaffio posto nel 1991.
Il vero coccodrillo:
È morta, alle 13.30 nella sua casa parigina al 36 di Rue George Mandel, la divina. Così è stata soprannominata Maria Callas, la soprano che ha incantato i teatri di tutto il mondo. Da tempo malata e alle prese con una forte depressione, è stata colpita da un attacco cardiaco. La Callas, 54 anni, nacque a New York il 2 dicembre 1923 da una famiglia di origine greca. Memorabili le sue interpretazioni delle opere di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini e Giacomo Puccini. Il decennio d’oro lo visse da indiscussa protagonista negli anni Cinquanta, mentre le ultime esibizioni risalgono alla tourné con il tenore Giuseppe Di Stefano tra il 1973 e il 1974. La sua estensione vocale spaziava dal fa diesis grave a mi naturale sovracuto e per questo la sua voce era considerata unica, come unica era giudicata la sua capacità di recitazione e canto. La sua vita sentimentale è stata movimentata e costellata da grandi delusioni. Oltre al matrimonio con il suo pigmalione, Giovanni Battista Meneghini, durato dieci anni, sarà da tutti ricordata la lunga relazione con Aristotele Onassis, causa della sua separazione dal marito. La Callas rimarrà sempre legata all’armatore greco, malgrado la delusione provocata dall’abbandono in favore di Jacqueline Bouvier Kennedy, abbandono che rimarrà un dolore mai sopito. La Callas sarà cremata e le sue ceneri saranno sparse nel mar Egeo, a sottolineare il legame con le sue origini e il desiderio di «Abbracciare Aristo attraverso il mare».
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