Coccodrilli ad Artem . IRA
Lucio Battisti
In 9 Settembre 2016 da Il ViaggiatoreMi sento Lucio Battisti. Non male come prova per un ragazzo di 27 anni. Essere Lucio Battisti. Essere un brand a 27 anni. Uno che poi dice: «Già ne Il nostro caro angelo si avvertiva questa mia ironia verso il Lucio Battisti degli anni precedenti, questa demitizzazione, non per volontà suicida, non per autolesionismo, non per voler rinnegare, ma semplicemente per preparare il terreno all’azzeramento di una personalità monumentale, per azzerarla prima e successivamente umanizzarla al massimo, farla partecipare alla vita degli altri, conversare con gli altri per mezzo della musica […] con cose vere, dette in mezzo agli altri in mezzo alla musica, non falsamente o ipocritamente modeste, solo uguali a quelle di tutti gli altri».
Saccente? Sì. Provocatore? Più di quanto lo può essere uno che fa musica leggera e che canta in falsetto, che recita e sente sue le parole di un altro, che vuole a tutti i costi crearsi la figura di quello che ha capito perfettamente come funziona l’esprit de l’escalier. E poi, mica voleva essere troppo capito, lui. «Mi sono reso conto che fare l’ermetico crea meno problemi, mentre invece parlare un linguaggio più semplice ti espone a maggiori possibilità di esser giudicato. Infatti più gente ti capisce e più hai potenziali giudici di ciò che fai. Ma questo mi è sembrato un rischio che vale la pena di correre: l’ermetico dorme sonni tranquilli, ha come unico giudice sé stesso visto che non è capito da nessuno».
E noi ufficialmente, ora, gli regaliamo questo Coccodrillo Ad Artem:
Ci lascia oggi, mercoledì 9 settembre 1998, il cantautore Lucio Battisti, all’età di 55 anni, dopo 11 giorni di ricovero all’Ospedale San Paolo di Milano. La famiglia mantiene il riservo sulle cause della morte e del precedente ricovero, così come sul giorno dei funerali. Cerebrale e innovativo, l’artista di Molteno sarà ricordato nella storia della musica leggera per il lungo sodalizio con Mogol, per l’aria e la voce da eterno ragazzo, per le parole criptiche e per le simbologie in canzoni che, nonostante questo, sono entrate nel pantheon della musica made in Italy per tutte le generazioni presenti e future.
da Lucio Battisti – Etichetta: Ricordi, 1969, prodotto da Mogol e Lucio Battisti
Avere nelle scarpe | la voglia di andare. | Avere negli occhi | la voglia di guardare. | E invece restare… | prigionieri di un mondo | che ci lascia soltanto sognare, | solo sognare…
da Emozioni – Etichetta: Ricordi, 1970, prodotto da Mogol e Lucio Battisti
Domandarsi perché quando cade la | tristezza | in fondo al cuore | come la neve non fa rumore.
da Il mio canto libero – Etichetta: Numero Uno, 1972, prodotto da Lucio Battisti
Il fiume va. | Guardo più in là: | un’automobile corre | e lascia dietro sé | del fumo grigio e me, | e questo verde mondo | indifferente, perché | da troppo tempo ormai | apre le braccia a nessuno, | come me che ho bisogno | di qualche cosa di più | che non puoi darmi tu. | Ma un’auto che va | basta già a farmi chiedere se io vivo.
da Il nostro caro angelo – Etichetta: Numero Uno, 1973, prodotto da Lucio Battisti
Non voglio entrare in mezzo all’invidia e la perfidia, | non voglio stare a duellar fra gelosie, sporche dicerie | e il bigottume delle dolci e care figlie di Maria. | E la politica del curato contro quella della giunta, | tutti lì a vedere chi la spunta | e sorrisi e compromessi e fognature dentro i fossi. | No, no, io non ci sto…
da Anima Latina – Etichetta: Numero Uno, 1974, prodotto da Lucio Battisti
La gioia della vita. | La vita dentro agli occhi dei bambini denutriti, | allegramente malvestiti | che nessun detersivo potente può aver | veramente sbiaditi.
da Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera – Etichetta: Numero Uno, 1976, prodotto da Mogol e Lucio Battisti
Resta solo il tuo profumo, | il profumo della pelle, | lo sfondo delle stelle | e un vago senso di dolore | che scompare col respiro, | col respiro del tuo amore.
da Una donna per amico – Etichetta: Numero Uno, 1978, prodotto da Geoff Westley
Aver paura d’innamorarsi troppo, | non disarmarsi per non sciupare tutto, | non dire niente per non tradir la mente, | è un leggero dolore che però io non so più sopportare.
da Una giornata uggiosa – Etichetta: Numero Uno, 1980, prodotto da Geoff Westle
Lucio Battisti - Una giornata uggiosa
da E già – Etichetta: Numero Uno, 1982, prodotto da Greg Walsh
Scrivi il tuo nome | su qualcosa che vale, | mostra a te stesso | che non sei un vegetale | e per provare che si può cambiare, | sposta il confine di ciò che è normale. | Bella giornata è questa qua, | l’aria più fresca ti esalta già, | il momento migliore per cominciare | un’altra vita, un altro stile.
da La sposa occidentale – Etichetta: CBS, 1990, prodotto da Greg Walsh
E i sogni si allontanano | come i cavalli scossi, | caduti i sognatori.
da Hegel – Etichetta: Numero Uno, 1994, prodotto da Andy Duncan
A volte essere nemici facilita. | Piacersi è così inutile. | Un bacio dai bei modi grossolani | sfuggì come uno schiaffo senza mani.
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