Fred Buscaglione

In 3 Febbraio 2017 da Il Viaggiatore

Talvolta si finisce per diventare schiavi del proprio personaggio. Per Ferdinando “Fred” Buscaglione è stato un po’ così: dopo i tanti anni di gavetta in locali anche di infimo ordine era diventato una star, complice l’incontro professionale con Leo Chiosso con cui aveva scritto canzoni considerate trasgressive in un’Italia che iniziava ad assaporare il boom economico. La sua vita si è fermata a 38 anni di un alba romana del 3 febbraio 1960: con la sua Ford Thunderbird color lilla da 5 milioni di lire soprannominata “Criminalmente bella” si è scontrato con un camion che trasportava un carico di porfido. Il cantante dal wisky facile stava rientrando in hotel dall’ennesima notte trascorsa nei locali notturni. Buscaglione, che era stato iniziato alla musica dagli insegnamenti materni aveva abbandonato il conservatorio giustificandolo con l’odio nei confronti della musica classica. I fotografi lo avevano immortalato spesso con attrici famose e ragazze della dolce vita di via Veneto. La sua vita aveva indotto la moglie Fatima Ben Embare, artista marocchina conosciuta nel 1949 e sposata nel 1953 (dopo la conversione al cattolicesimo) a lasciarlo più volte e definitivamente lo scorso anno. L’interprete di Che bambola!, Che notte!, Eri piccola così e Teresa non sparare non disdegnava il cinema, anzi, sembrava volesse intensificare questa nuova carriera. In particolare era atteso al mattino dal regista Camillo Mastrocinque per terminare le riprese di A qualcuno piace Fred*, interpretato insieme a Totò e a Scilla Gabel attrice con cui, secondo i giornali, Buscaglione aveva una relazione. Negli ultimi tempi aveva persino meditato il ritiro dalle scene, quasi desiderando di tornare solo Ferdinando, per il timore del declino e dell’abbandono del suo pubblico.

*Il film verrà successivamente intitolato Noi duri

Il vero coccodrillo:

È morto tragicamente alle prime ore dell’alba il grande Fred Buscaglione. Nato a Torino nel 1921, il cantautore dalla voce inconfondibile, dai baffetti alla Clark Gable e dai gessati alla Chicago anni Venti, si era ritagliato il ruolo di cantante in stile gangster e dai testi trasgressivi scritti dall’inseparabile amico Leo Chiosso. Polistrumentista, suonava infatti pianoforte, contrabbasso, violino e tromba era da annoverare tra gli innovatori della musica italiana. La tragedia è avvenuta all’alba mentre l’artista rientrava in albergo al termine di una delle solite notti nei locali di Roma. La sua Ford Thunderbird, probabilmente a causa dell’eccessiva velocità, si è scontrata contro un camion all’incrocio fra via Paisiello e viale Rossini nel quartiere dei Parioli. Buscaglione era atteso sul set del film che stava ultimando con Totò. L’autista del camion, Bruno Ferretti, ha estratto il cantautore dall’auto già in condizioni critiche. A nulla è valso il trasporto in ospedale seppur immediato grazie a un autobus che dal luogo dell’incidente lo ha portato in ospedale, dove è comunque deceduto dopo qualche ora. Buscaglione lascerà un vuoto nella canzone italiana che aveva contribuito a innovare. La notizia ha scosso l’amico Chiosso e ha lasciato incredula la moglie Fatima dalla quale era separato da un anno, anche se gli amici avevano lasciato intuire un imminente riavvicinamento. I funerali di Buscaglione si terranno sabato 6 febbraio nella cappella Sacro cuore di Maria in piazza Euclide a Roma; la salma verrà tumulata nel cimitero maggiore di Torino. La musica perde un artista eclettico e unico probabilmente destinato a entrare nel mito.

Fred Buscaglione Noi Duri