GOLA . RicetteColte
La ribollita della Prima Repubblica
In 28 Febbraio 2018 da Fabio MuzzioPerché la gola è anche matita copiativa
La ricetta che vi propongo ha segnato un lungo periodo dell’offerta per gli italiani ed ha un sapore della tradizione. Gli ingredienti più che difficili da utilizzare appaiono difficili da amalgamare.
Ne ho tralasciato qualcuno davvero minore che avrebbe inciso poco sulla riuscita del piatto. Il Manuale Cencelli però li prende in considerazione tutti.
Ingredienti (per circa 50 milioni di persone):
- 30% di biancofiore
- 25% di falce e martello
- 13% di garofano
- 4-5 foglie di edera
- 1/2 disposizione al sole (tiepido) dell’avvenire
- 1 bandierina tricolore
- una rosa
- un po’ di fiamma
Procedimento:
Il piatto può risultare difficoltoso da digerire anche se talvolta può essere anticipato rispetto all’orario canonico. L’ingrediente più abbondante è dato dal biancofiore che, rispetto al nome, presenta alcune sfumature caratterizzanti. A controbilanciare c’è l’uso sapiente della falce e martello, che spesso sembra mal amalgamarsi alla vista ma che si sa mescolare sapientemente nella degustazione. Attenzione al sapiente utilizzo dell’ingrediente di equilibrio, il garofano, che può essere pure trainante, se non coprire tutto il sapore della ricetta che vi ho proposto. Si raccomanda di lasciare un po’ al sole mattutino, magari quello più tiepido il tutto affinché raggiunga una temperatura non troppo elevata. Si consiglia di decorare il tutto con qualche fogliolina di edera e di non dimenticarsi la bandierina tricolore, posizionata un tantino a destra: saprà dare quel tocco borghese che non guasta.
Per quanto riguarda la cottura, tenendo presente che è sempre consigliabile l’utilizzo di due forni, si può utilizzare una fiamma decisa e che proviene da un passato ancora vivace.
Più a lato, in posizione defilata ma che può assumere nella sua presunta marginalità, un ruolo di differenza, una rosa che potrete anche tenere nel pugno.
Servire ben caldo perché il protagonista che sta arrivando dalla battaglia di Legnano è parecchio affamato.
Il nome della ricetta mi è stato ispirato da un allora giovane politico riccioluto e battagliero che, durante una tribuna elettorale, perorando la causa del proprio partito, continuò a etichettare gli altri come ribollita. Quel giovane politico rivoluzionario, un giorno, sarebbe diventato pure candidato alla Presidenza del Consiglio: Francesco Rutelli. Insomma il vecchio adagio dell’incendiario e del pompiere gli si addice proprio.
Avverto i temerari desiderosi di riprovare la ricetta trovandola nuovamente indigesta è perché pure la seconda e la terza (Repubblica) non è sono altrettanto leggere. Anzi.
Post Views: 16
Navigazione
- HOME
- AltreStorie di Neó
- IO E IL DOTTOR ZETA, LA RAGAZZA ICS ED IO
- SOSTIENI SEVENBLOG!
- NEWS
- LETTERATURA&SOCIAL
- CRONACHE DA SOTTILIA
- CATTIVICONSIGLI
- LE STORIE DI MICHELANGELO
- EMPATICAMENTE
- I Podcast
- AudioRacconti
- SPECIALE QUARANTENA
- SEVEN BLOG
- AREA MANOSCRITTI
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- Privacy Policy
- SOSTIENI SEVENBLOG!
Consigli
Articoli recenti
- Il brodo di pollo per il Sergente 9 Ottobre 2024
- A Bologna in mostra: #novecento musiche da un altro millennio 3 Ottobre 2024
- Il caffé mattutino di Maigret 2 Ottobre 2024
- Il ricordo dei tempi perduti 1 Ottobre 2024
- Voglio insegnarti quello che ho imparato 30 Settembre 2024
Lascia un commento