Solitari che non riescono mai

Titolo: I solitari che non riescono mai
Autore: Gianluca Papadia
Genere: narrativa
Formato: brossura, 164 pagine
Data di pubblicazione: 6 aprile 2021
Editore: Mreditori
Prezzo: 10€

Sinossi: Solitari che non riescono mai nasconde una punta di pessimismo e non lascia immaginare la generale originalità del contenuto che invece procede su di un registro del tutto diverso, comico o ironico, ma a volte anche addirittura capace di svelare una inattesa nota commovente; come nel caso del racconto che dà il titolo alla raccolta. Per molta parte i racconti si muovono su un registro decisamente leggero con storie che l’Autore immagina in qualche modo personali, ma che lo sono soltanto perché raccontate in prima persona. Sono vicende, alcune, in apparenza bislacche, improbabili, forse anche visionarie, ma che in realtà a modo loro riflettono situazioni effettivamente probabili di vita quotidiana, cui non si presta abitualmente tanta attenzione. A volte i racconti contengono tratti di una comicità surreale, anche involontaria, storie brevi, a volte più estese e strutturate, come in un caso, ad esempio, svolgentesi su due piani contemporanei. Una veloce corsa senza fine, la mia e del lettore, con dei “fermo immagine” di gusto, eleganza e sapere; vicino al focolare, al mare, in una notte buia e tempestosa, aspettando il sole, gli amici e i “futuri ricordi”.

Dal libro:

La raccolta “Solitari che non riescono mai” contiene 16 racconti.

Il racconto che dà il titolo alla raccolta ha vinto il Premio Massimo Troisi 2020 per la migliore scrittura comica con la seguente motivazione: il dramma del lockdown da Coronavirus ribaltato in chiave comica: un racconto di grande attualità che fa ridere e riflettere sulla condizione di un uomo in “libertà limitata” costretto a lottare contro fobie e paure e a difendersi dall’aggressività degli strumenti tecnologici più in voga. Una storia in cui tutti noi possiamo riconoscerci e che nessuno di noi vorrà più rivivere.

Gli altri racconti sono il mio punto di vista, molto spesso comico, di alcuni avvenimenti importanti della mia vita: la prima volta che ho visto Diego Armando Maradona allo Stadio San Paolo di Napoli; la tradizione, tutta napoletana, del caffè sospeso; il fenomeno, tutto puteolano, del bradisismo visto dagli occhi spaventati di due mamme; il desiderio di rivalsa di una donna contro il gender pay-gap; il futuro che aspetta i nostri figli; l’ennesima tragedia del Mediterraneo; l’importanza sottovalutata della capacità di stupirsi; un omaggio a Dante; gli insegnamenti di mio nonno; l’incubo DAD per un genitore; i conflitti tra moglie e marito; la paura del gioco d’azzardo patologico; la sfiducia verso la medicina; la mia campagna pro-vax; l’inadeguatezza della classe politica.

Ho cercato, come sempre, di condurre il lettore su una corda sospesa tra l’ironia e il dramma, in equilibrio tra immaginazione e realtà. Ogni storia è un passo che, chi legge questo libro, deve compiere sapendo di poter contare sul mio sostegno. Si deve fidare di me, deve sentire la mia mano che l’accompagna in questo viaggio insieme.

Gianluca Papadia