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Lungo mattino
In 30 Marzo 2020 da Caterina LevatoLungo mattino
Una boccata d’aria
tra due caffè
Non c’è tempo la sera
s’appisola la mente
Nota:
Il tanka è giocato sul senso della vita. Il primo verso della strofa iniziale (kami no ku) ci parla di un “lungo mattino’, mentre nella seconda strofa (shimo no ku) l’immagine presentata è quella della sera. Nel gioco a specchio dello scambio giorno/notte si può notare come il poeta viva con consapevolezza il fluire dell’esistenza. Tutto il componimento è pervaso da un senso profondo di solitudine e di nostalgia, definito aware, non velato da alcun rimpianto.
Il “lungo mattino” si condensa in una boccata d’aria e in due caffè, cioè tra la vita naturale e quella sociale. La prima si identifica con il termine “aria”, imprescindibile per la vita stessa; la seconda è espressa dal sostantivo “caffè” che trascina con sé due necessità: il senso di solitudine e il bisogno di condivisione di un momento intimo.
Allo shimo no ku viene affidata la considerazione finale: la sera (come dicevamo prima: parte conclusiva dell’esistenza) non ha più tempo da darci e la nostra mente si rifugia in un lento appisolarsi.