Ascolti Duri . LUSSURIA
La canzone intitolata Coraline, tratta dall’album Teatro d’Ira vol. 1 – 19 marzo 2021, ha una matrice autobiografica visto che tra le righe e, per ammissione dello stesso David, vi si può scorgere la storia di Giorgia Soleri, fidanzata del front man del gruppo dei Måneskin. Questa vicenda individuale si universalizza e diventa voce per tutti coloro che non riescono a farsi ascoltare, per tutti quelli che devono combattere per essere considerati.
Coraline
In 5 Febbraio 2022 da Caterina LevatoIn questa società inquieta si dipana la vita di Coraline, una ragazza colpita da una grave malattia che le impedisce di vivere la sua età con leggerezza. Purtroppo le sue richieste di aiuto rimangono inascoltate e, nonostante si senta sola, Coraline va avanti. Voce del dolore e del disagio di Coraline sono i Måneskin, gruppo Rock composto da: Damiano David (voce principale) Victoria De Angelis (basso), Ethan Torchio (Batterista) e Thomas Raggi (chitarra).
Maneskin - CORALINE (Testo/Lyrics)
La canzone intitolata Coraline, tratta dall’album Teatro d’Ira vol. 1 – 19 marzo 2021, ha una matrice autobiografica visto che tra le righe e, per ammissione dello stesso David, vi si può scorgere la storia di Giorgia Soleri, fidanzata del front man del gruppo dei Måneskin. Questa vicenda individuale si universalizza e diventa voce per tutti coloro che non riescono a farsi ascoltare, per tutti quelli che devono combattere per essere considerati.
Nel lungo monologo Damiano si rivolge direttamente a Coraline invitandola a raccontare la sua verità, quella che sgorga dalla sua reale condizione di vita, vuol sapere ciò che lei vive.
La descrizione della ragazza, che si compone nell’avvicendarsi delle varie strofe, è toccante, colma di ambiguità. Da una parte emerge il ritratto di una ragazza bella come il sole, di una guerriera dal cuore zelante, dall’altra se ne disegna tutta la fragilità.
Ma dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline, Coraline, dimmi le tue verità
Coraline CoralineCoraline bella come il sole
Guerriera dal cuore zelante
Capelli come rose rosse
Preziosi quei fili di rame amore portali da me
Se senti campane cantare
Vedrai Coraline che piange
Che prende il dolore degli altri
E poi lo porta dentro leiPerò lei sa la verità
Non è per tutti andare avanti
Con il cuore che è diviso in due metà
È freddo già
È una bambina però sente
Come un peso e prima o poi si spezzerà
La gente dirà: “Non vale niente”
Non riesce neanche a uscire da una misera porta
Ma un giorno, una volta lei ci riuscirà
L’alter ego di Caroline, lo stesso Damiano, la invita e a prendere le sue cose e a partire, ma Lei non può: c’è un mostro che la tiene in gabbia e ricopre la sua strada di mine. Ansia e paura sono ben raffigurate da immagini metaforiche: parole come asce. tagli sulla schiena.
Il senso di questa narrazione va oltre le parole: è la descrizione di una donna ancora fanciulla che vorrebbe amare, che vorrebbe diventare donna, ma non può. Ha dentro di sé mille desideri (l’acqua e il mare), ma, di fatto, è come un naufrago alla deriva.
E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma sente un mostro che la tiene in gabbia
Che le ricopre la strada di mine
E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma Coraline non vuole mangiare no
Sì Coraline vorrebbe sparireE Coraline piange
Coraline ha l’ansia
Coraline vuole il mare ma ha paura dell’acqua
E forse il mare è dentro di lei
E ogni parola è un’ascia
Un taglio sulla schiena
Come una zattera che naviga
In un fiume in piena
E forse il fiume è dentro di lei, di lei
La voce narrante si trasforma nel difensore di Coraline: sarà il fuoco, il freddo e il riparo d’inverno;
sarà acqua da bere e un soldato che non chiede niente in cambio, gli basta un sorriso perché gli sta a cuore solo la felicità di lei.
Sarò il fuoco ed il freddo
Riparo d’inverno
Sarò ciò che respiri
Capirò cosa hai dentro
E sarò l’acqua da bere
Il significato del bene
Sarò anche un soldato
O la luce di sera
E in cambio non chiedo niente
Soltanto un sorriso
Ogni tua piccola lacrima è oceano sopra al mio viso
E in cambio non chiedo niente
Solo un po’ di tempo
Sarò vessillo, scudo
O la tua spada d’argento e
Una speranza però c’è, è un castello dalle mura potenti che può proteggerla da ogni cosa. Uno spiraglio di luce si apre alla fine della narrazione: forse la vita non è solo inganno e menzogna,
Coraline, bella come il sole
Ha perso il frutto del suo ventre
Non ha conosciuto l’amore
Ma un padre che di padre è niente
Le han detto in città c’è un castello
Con mura talmente potenti
Che se ci vai a vivere dentro
Non potrà colpirti più niente
Non potrà colpirti più niente
Titolo: Teatro d’Ira, vol. 1
Autore: Måneskin
Interpreti: Måneskin
Anno: 2021
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