Ascolti Duri . LUSSURIA
Un mito senza tempo: Nobody Told Me
In 9 Gennaio 2021 da Caterina LevatoL’8 dicembre 1980 muore, assassinato da un suo stesso fan, John Lennon, uno dei più grandi miti della canzone del Novecento. In tal modo, viene spezzata, a soli quarant’anni, la vita di un’anima libera, di un sognatore, di un visionario. Una vita, certamente, vissuta al di là delle regole, e delle convenzioni borghesi.
Tre anni dopo, il 9 gennaio 1984, viene pubblicato postumo il singolo Nobody Told Me, per volontà di Yōko Ono, che rielabora per la circostanza vecchie registrazioni e incisioni incomplete di canzoni scritte durante la lavorazione di Double Fantasy, il dodicesimo album da solista di John Lennon. Nobody Told Me, dunque, è pubblicato come singolo di apertura del tredicesimo album dell’artista, intitolato Milk and Honey.
In realtà, originariamente Noboby Told Me era stata scritta da Lennon per Ringo Star, ma la sua morte prematura ne aveva di fatto impedito l’uso della canzone da parte di Ringo.
NOBODY TOLD ME. (Ultimate Mix, 2020) - John Lennon (official music video HD)
Everybody’s talking and no one says a word
Everybody’s making love and no one really cares
There’s Nazis in the bathroom just below the stairs
Always something happening and nothing going on
There’s always something happening cooking and nothing in the pot
They’re starving back in China so finish what you got.(Traduzione: Tutti parlano e non dicono una parola | Tutti fanno l’amore e a nessuno gliene importa | Ci sono i Nazisti in bagno, subito sotto le scale | Succede sempre qualcosa e niente va avanti | Si cuoce sempre qualcosa e le pentole sono vuote | In Cina muoiono di fame perciò finisci quello che hai)
A un primo ascolto, il testo appare come una lunga serie di antinomie, come un elenco che nasce in forma di flusso di coscienza, grazie alla giustapposizione di immagini paradossali, esse scorrono appaiono come lampi o flash. Ne emerge, dunque, un quadro frammentato, nel quale l’opportunismo e la mancanza di impegno sociale la fanno da padrone.
Nobody told me there’d be days like these
Nobody told me there’d be days like these
Strange days indeed
strange days indeed.(Traduzione: Non me l’aveva detto nessuno che ci sarebbero stati giorni così | Non me l’aveva detto nessuno che ci sarebbero stati giorni così | Non me l’aveva detto nessuno che ci sarebbero stati giorni così | Giorni strani davvero, giorni strani davvero).
Il ritornello reitera lo stupore di John Lennon di fronte al fatto che mai nessuno lo avesse avvisato che la banalità, la noia imperassero in tal modo in una società, la nostra, votata al consumo, che non si stupisce più di nulla, e che nega l’evidenza delle cose.
Lo stesso video, sopra riportato, sfrutta l’idea del passa-parola: ognuno parla nell’orecchio dell’altro, sussurra qualcosa, e va via. Dando la sensazione, così facendo, di un chiacchiericcio banale, di un racconto segreto di cose poco importanti. A questo chiacchiericcio si contrappone la presenza di uno stetoscopio, utilizzato, nel filmato, da John e da Yōko per auscultare il cuore. Simbolo dell’eterna ricerca dell’anima, per uomini che sembrano però aver perso, in nome del mercato, la loro umanità.
Everybody’s runnin’ and no one makes a move
Everyone’s a winner
and no one seems to lose
There’s a little yellow idol to the north of Katmandu
Everybody’s flying and no one leaves the ground.(Traduzione: Tutti corrono e nessuno fa un passo | sono tutti vincenti e non c’è niente da perdere | c’è un piccolo idolo giallo a nord di Katmandu | Tutti volano e nessuno si solleva dal suolo | Tutti piangono e nessuno emette un suono | C’è posto per noi in un film devi solo farti un giro)
Accanto all’apparente banalità di frasi come Tutti corrono e nessuno fa un passo, è presente, nel testo della canzone Nobody Told Me, la riscrittura di un verso di J. Milton Hayes, tratto dal poema The Greem Eye of the Yellow God. Lennon, infatti, scrive: c’è un picciolo idolo giallo a nord di Katmandu. Questa ripresa testuale ci porta direttamente alla realtà dei viaggi in Nepal, tipici degli anni Settanta del XX secolo, e, quindi, alla grande contestazione del 1968, naufragata in un mondo omologato e mercificato.
Everybody’s smoking and no one’s getting high
Everybody’s flying and never touch the sky
There’s Ufo’s over New York and I ain’t too surprised
Nobody told me there’d be days like these.(Traduzione: Tutti fumano e nessuno è fatto | Tutti volano e non sfiorano il cielo | C’è un UFO sopra New York e io non sono troppo sorpreso)
Curioso è il dettaglio, contenuto in un verso della canzone di Lennon, su di un avvistamento, che l’artista dice di aver fatto, di un UFO. Si tratterebbe di una visione risalente, a quanto lo stesso Lennon aveva dichiarato, il 23 agosto del 1974.
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