INVIDIA . Lector In Invidia
Moda: i must have dell’estate
In 28 Luglio 2016 da Attilia Patri DP… E quell’Experience tedesco in vacanza
A cambio stagione dell’armadio ormai ultimato e a valigie per le vacanze già quasi riempite allo spasimo, ecco che un’occhiata sempre più incredula alle più accreditate riviste glamour ci fa scoprire l’inimmaginabile, ci proietta in un mondo lontano anni luce dal nostro senso estetico e ci fa cadere nel pozzo nero del sentirci fuori posto o, se preferiamo, out.
L’inimmaginabile è diventato fatto concreto alla portata di tutti e si magnifica palesemente davanti ai nostri occhi attraverso le foto in passerella di modelle e modelli che, per quanto troppo magri o troppo curvy, sono sempre comunque “creature” capaci di suggestionare e veicolare tendenze e noi, attenti ai dettagli, subiamo un po’ il fascino della tendenza, perchè la tendenza suggerisce il momento e proietta al futuro.
Ecco dunque che, all’improvviso, ci troviamo, come elemento “chiave” per essere alla moda a tutti i costi, la combinazione “gambaletto color carne + ciabatta dottor Scholl” per lei e “calzino bianco + ciabatta mare” per lui e, come per incanto, l’Invidia, quella con la I maiuscola, e che di solito non è una delle nostre qualità prevalenti, si manifesta con prepotenza e, come una dea bifronte, orienta il nostro pensiero verso due situazioni che vediamo impaginate lì: il coraggio dell’idea e il coraggio di indossarla. Il coraggio assurge, quindi, come la risultante, il comune denominatore tra un concetto astratto, l’idea, e un concetto concreto, l’indossare.
Intrigante e un po’ magica la parola idea: intanto sa di creativo, e poi di esclusivo, e sa anche di proprietà. A volte sa anche di banale perché l’idea spesso è lì davanti agli occhi di tutti, e quindi anche ai nostri, eppure ci sfugge, non sappiamo riconoscerla. Sembra assurdo ma è così: la soluzione del momento, il must have di una stagione, l’uovo di Colombo da atelier era a portata di mano di chiunque e, forse, proprio il fatto di essere “chiunque” non ci fa cogliere “l’attimo sfuggente” e non ci consente di subodorare una “non idea” e trasformarla in una opportunità, in una tendenza. I grandi nomi delle Maison, invece, che tutto sono tranne che dei “chiunque”, in un momento evidente di profonda crisi economica generale e di prudenza nel lancio di nuove linee guida per il nostro apparire e poi comunque “tanto l’estate dura poco”, ecco che loro ci sono riusciti. Il risultato? Trasformazione dell’immagine truce dell’ “Experience vene varicose” in un dictat di stile.
Ed è qui che subentra il secondo pensiero febbricitante di strisciante Invidia: l’Invidia del coraggio di indossarle, perché dobbiamo ammettere, con grande sincerità e umiltà, che ci vuole tanto, tanto coraggio unito a una forte dose di autostima per riuscire a ricoprire il nostro corpo, il nostro essere, che mostriamo pubblicamente malgrado tutto, con qualcosa che “forza” il nostro concetto di stile ed eleganza e rispondere con disinvoltura ad un messaggio, neanche tanto subliminale, che rimanda all'”Experience tedesco in vacanza”, che sempre abbiamo aborrito, e dirigerci per le vie del mondo fieri e appagati dal riflesso della nostra immagine convinti di essere In.
Per tutti gli altri rimane quel gusto un po’ retrò alla Lucio Battisti quando dice “io restavo a guardarli cercando il coraggio di imitarli, ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è”.
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Nude Jeannie 26 Marzo 2024
- I sette (non preti) del cinema italiano 24 Marzo 2024
- Rompicapo 23 Marzo 2024
- L’AI e i viaggi 22 Marzo 2024
- Opinioni 12 Marzo 2024
Lascia un commento