GOLA . RicetteColte
Moules marinières alla maniera di Italo Calvino
In 7 Ottobre 2015 da Debora BorgognoniPerché la gola è anche un po’ letteratura
Intanto citiamo libro e autore: La zuppa di Kafka di Mark Crick. Ne riparleremo di certo perché, seppur parodistico, il libricino di ricette in questione esamina molto da vicino gli stili letterari di grandi scrittori.
Ci imbattiamo nelle Moules marinières, leggiamo per prima cosa una serie di ingredienti che subito ci invogliano a fare una capatina al supermercato. Poi arriva la preparazione. Non ci possiamo credere, stiamo sfogliando Se una notte d’inverno un viaggiatore o la preparazione delle cozze?
«Scrivo questa ricetta senza sapere quando e dove troverà un pubblico, ma tu, lettore, adesso ci sei». E così facciamo presto i conti con le catalogazioni alla Calvino: dove potremmo inserire questa ricetta? Il dubbio ci assale. «- Le Ricette Per Cui Non Hai La Giusta Attrezzatura; una pesciera è cara e difficile da sistemare nella tua cucinetta, – Le Ricette Troppo Laboriose – L’Atene di Aristofane era mandata avanti dagli schiavi e la preparazione del ghiro è davvero lunga, – Le Ricette Che Richiedono Troppa Cottura, – Le Ricette Con Una Tempistica Eccessivamente Complicata, – Le Ricette Inammissibili Per Motivi Religiosi O Morali – maiale, delfino, cane, – Le Ricette Che Sono Diventate Superflue; tale sarebbe la comodità del cibo già pronto che ti propone marmellata, pane, pasta (e a maggior ragione pasta sfoglia)».
Per fortuna la ricetta ci viene poi fornita nel dettaglio anche se i libri a un certo punto si confondono in un unicum che ci fa impazzire, come capita al povero impreparato Lettore, che insieme alla Lettrice, compie un tour mirabolante tra letterature ostiche e misteri passati, arrivando a scoprire che Se una notte d’inverno un viaggiatore un vero finale non ce l’ha… Ma non confondiamoci, questo è un altro libro, anche se alla maniera di Calvino. Quindi… Buon appetito!
Ingredienti per il Lettore
- Cozze, 500 g circa a persona
- 50 g di burro
- 4 scalogni
- 1 spicchio d’aglio
- 100 ml di vino bianco
- 1 rametto di timo fresco
- 25 g di prezzemolo
- Pepe a piacere
- Panna (facoltativa)
Preparazione
«Con un coltello, in acqua corrente e fredda ti appresti a togliere ogni traccia di alghe, denti di cane o altri piccoli crostacei che potrebbero abitare di scuri scheletri dei nostri bivalvi.
Così adesso le cozze sono pulite, ogni guscio è nero e splendente come un carro funebre, i molluschi in lutto vengono stipati in una pentola e coperti di acqua fresca. […] In un grosso tegame di cui non hai ancora perso il coperchio, gli scalogni tagliati stanno sfrigolando nel burro fuso con il timo, magari addirittura con una foglia di alloro. Aggiungi l’aglio tritato fino, poi controlla le cozze. Butta via quelle che restano aperte. […] Adesso buttale nel tegame, versaci su il vino bianco.
Ultimi accorgimenti
[…] Dai un’ultima occhiata, devi solo aggiungere il prezzemolo spezzettato. La panna è facoltativa. Rimetti il libro allo stesso posto, accanto alle opere di Italo Calvino, e servi in tavola».
(Fonte dell’immagine di copertina: Tesco Realfood)
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