Ascolti Duri . LUSSURIA
Bad Girl – Odiami pure, basta che alla fine io ti manchi
In 15 Ottobre 2016 da Fran KissAdoro Avril Lavigne e la scarsa dignità di questa canzone che oltre a farmi dire: “Sorella, batti il cinque”, mi fa anche pensare che forse dovremmo avere tutti quel coraggio spudorato di dire che siamo disponibili a farci fare quel che si vuole – manette e catene a parte, quelle le lascio a Cinquanta sfumature di grigio – senza farsi il minimo problema.
Di che canzone parlo? Parlo di Bad Girl, in featuring con Marilyn Manson, contenuta nel quinto album della cantante (Avril Lavigne, 2013, Epic Records). Ha la classica sonorità Rock propria della cantante e quel non so che di sfumatura oscura che solo Manson sa dare.
Just lay your head in daddy’s lap, you’re a bad girl (bad girl)
(Appoggia la tua testa sul grembo di papà, sei una ragazza cattiva)
Questa è l’apertura della canzone ed è cantata da Marilyn Manson, non credo di poterla definire in altro modo se non con le parole: agghiacciante, inquietante e fuori luogo. Per intenderci, essendo la canzone una canzone erotica che parla di sesso, una frase così potrebbe essere normale; tuttavia, pronunciata con quella enfasi da una voce che sembra risorgere dagli inferi e nominando il papà, direi che è fuori schema ed è stata una cattiva scelta stilistica.
Hey, hey, I’ll let you walk all over me, me
You know that I’m a little tease, tease
But I want it pretty please, please
You know, you know, you know I’m crazy
I just want to be your baby
You can fuck me, you can play me
You can love or you can hate me
(Hey, hey, ti lascerò calpestarmi/ Sai che mi sento un po’ presa in giro/ ma lo voglio per favore, per favore/ Lo sai che sono pazza/ voglio solo essere la tua bambina/ mi puoi scopare, puoi giocare/ puoi amarmi o puoi odiarmi)
Ed ecco qui che arriva forte e chiaro la richiesta della scopata, questa volta non senza pretese, ma richiesta a gran voce rischiando lo zerbinaggio. Vi è mai capitato di avere così tanto bisogno di una persona, di desiderarla così tanto, da calpestare – che dico, meglio usare la parola seppellire – l’amore che bisognerebbe avere per noi stessi? Credo sia capitato a tutti almeno una volta di fingerci forti mettendoci in ginocchio. Fare il muso duro e fingerci felici, mentre prendiamo pugni in faccia. Una scopata è sempre solo una scopata quando la voglia è corrisposta, ma il sentimento no. Eppure a noi donne piace pregare, se preghiamo per quella che pensiamo sia la persona giusta e non ci basta metterci in ginocchio, ci mettiamo anche a quattro zampe. Cara Avril, a parte la scelta sbagliata di Manson per il quale credo che nessuna donna sana di mente si umilierebbe così tanto, credo che tu abbia colto nel segno.
Choke me because I said so
Stroke me and feed my ego
I’ve been a bad girl, don’t you know (don’t tell me what to do)
Come get it, now or never
I’ll let you do whatever
I’ll be your bad girl, here we go
(Soffocami perché te l’ho chiesto/ accarezzami e nutri il mio ego/ sono stata una ragazza cattiva, non lo sai?/ vieni a prendermi, ora o mai più/ ti farò fare qualsiasi cosa/ Sarò la tua ragazza cattiva, andiamo)
Il ritornello ti fa veramente saltellare in macchina mentre guidi, ti prende e ti porta via per un po’. Ti fa cantare a squarcia gola facendo andare la testa da una parte all’altra mentre ti aggrappi al cambio pensando che sia qualcos’altro. Ricorda vagamente delle pratiche sadomaso – e chi se ne frega, a volte vanno bene anche quelle! – e arriva al nocciolo della questione: fai di me quello che vuoi. Puoi anche soffocarmi, ma fai di me quello che vuoi. È come essere legati ad un filo stretto e doppio, da una parte ci sei tu che faresti di tutto per avere quello che vuoi e dall’altra qualcuno che se ci sei o non ci sei fa niente, basta che gli dai quello che vuole e tu, sbagliato o giusto che sia, sei anche disposto a darglielo – perché se non siamo almeno un po’ masochisti non siamo contenti. Ammetto che c’è anche il risvolto positivo della medaglia, quei minuti di puro godimento (se ti va bene e dall’altra parte hai uno bravo) che ti fanno sentire come Baby e Step – non cornuta, ma tre metri sopra il cielo.
Miss me, miss me
Now you want to kiss me
We both know that you love me ’cause I’m so bad
(Senti la mia mancanza, senti la mia mancanza/ ora vuoi baciarmi/ lo sappiamo entrambi che mi ami perché sono così cattiva)
Piuttosto odiami, se proprio non vuoi amarmi, ma prova almeno qualcosa per me. Senti la mia mancanza. Non credo che, alla fine, sia solo una canzone esplicita senza un significato più profondo. La Lavigne non è mai stata leggera, nonostante l’immagine che dà di sé e le sonorità delle sue canzoni. Non è più la canzonetta per ragazzini, non è più solo la colonna sonora di Suicide Squad, è molto di più. È una supplica mascherata da canto da battaglia, è una ricerca d’amore che sfocia nella ricerca del sesso più frenato. È semplicemente una canzone come tutte le altre che parla dell’amore per qualcuno che non sei tu.
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