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My way: la canzone che ha «vissuto una vita piena»
In 12 Dicembre 2015 da Debora Borgognoni
E ora la fine è vicina, e affronto l’ultimo sipario… Amico mio, lo dirò chiaramente: ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo.
Comincia così quello che sembra uno scambio epistolare tra amici. Malinconico, a tratti tragico, un grido di addio e forse di rassegnazione. Nessuno sa però che dietro e dentro queste parole ci sono note. E sotto quelle note c’è una storia curiosa, una storia che si snoda in un dualismo, perché ha viaggiato per due continenti, ha conosciuto due lingue e ha vissuto due anni intensi e contrastanti, prima di maturare: due poli opposti in un’unica canzone, per farla nascere come un unicum perfetto sotto il titolo di My Way.
E ha avuto proprio un modo tutto suo di imporsi e di vedere la luce con Frank Sinatra, il giorno 30 dicembre 1968. Creata qualche anno prima dall’ex-cantante/compositore francese Jacques Revaux e stroncata sul nascere dal produttore Gilbert Marouani, e dal cantante Hervé Vilard al quale era destinata, perché considerata «una melodia triste e già sentita», trova l’anno scorso un inaspettato e profetico trionfo all’interno della vicenda Claude François-France Galle. Il cantante italo-franco-egiziano si è appena separato dalla moglie, la ballerina inglese Janet Woolcoot, quando comincia la turbolenta relazione con la neovincitrice dell’Eurovision Song Contest, finita aspramente dopo pochi mesi. È proprio da questa rottura che quella «melodia triste» rivela il proprio significato. François ne adatta il testo con l’aiuto dell’autore Gille Thibaut, guardando al risultato come a «un grido che usciva dal cuore perché ero veramente disperato». Comme d’habitude viene registrata da François nel novembre dello scorso anno, ed entra immediatamente nella Hit Parade.
Ma le coincidenze non finiscono qui. Il celebre cantante Paul Anka si trova in Francia proprio quando Comme d’habitude comincia il suo bombardamento radiofonico. È subito. Compra i diritti a Parigi, vola oltreoceano e Comme d’habitude diventa My Way. È Ol’ Blue Eyes-Sinatra a registrare questa ultima, e forse più matura, versione della “triste” melodia Revauxiana. Allora forse, quella fine che è paradossalmente annunciata all’inizio è un’altra affascinante dicotomia. E quell’amico a cui The Voice si rivolge malinconico può essere uno dei personaggi che gli hanno passato il prezioso testimone… Ognuno a modo suo.
Frank Sinatra - My Way
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