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Robert Capa. Fotografie oltre la guerra
In 6 Gennaio 2022 da Redazione Seven BlogSe non hai fatto una buona fotografia, vuol dire che non ti sei avvicinato a sufficienza alla realtà. Queste sue fotografie sono ormai patrimonio della cultura iconografica del secolo scorso.
Robert Capa
Il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme, in provincia di Padova, ospita dal 15 gennaio al 5 giugno 2022 la mostra Robert Capa. Fotografie oltre la guerra, grazie alla quale è possibile conoscere reportage meno conosciuti del grande fotografo ungherese. Reportage poco noti, ma non meno importanti e suggestivi. Semplicemente sopraffatti dall’immagine di lui come straordinario interprete dei grandi conflitti.
La mostra si ripropone di far uscire Capa dallo stereotipo di “miglior fotoreporter di guerra del mondo”, come ebbe a definirlo, nel 1938 la rivista inglese Picture Post. L’obiettivo è invece puntare tutta l’attenzione sulla sua fotografia lontana dalla guerra, seppur gli scatti della guerra civile spagnola, della resistenza cinese di fronte all’invasione del Giappone, della Seconda guerra mondiale e del conflitto francese in Indocina che nel 1954, a soli 40 anni, gli costò la vita ucciso da una mina antiuomo.
Il lavoro di Robert Capa non si è però limitato solo a testimoniare eventi drammatici, ma ha spaziato in altre dimensioni: proprio da qui prende avvio l’originale progetto espositivo a Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme che vuole esplorare, attraverso circa un centinaio di fotografie, parti del lavoro di questo celebre fotografo ancora poco conosciute.
Robert Capa. Fotografie oltre la guerra esplora il rapporto del fotografo con il mondo della cultura dell’epoca con ritratti di celebri personaggi come Picasso, Hemingway e Matisse, mostrando così la sua capacità di penetrare in fondo nella vita delle persone immortalate.
Affascinante la sezione dedicata ai suoi reportage dedicati a film d’epoca. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale è l’attrice svedese a introdurre Capa sul set del Notorius di Alfred Hitchcock, dove si cimenta per la prima volta in veste di fotografo di scena. Nell’arco di pochissimi anni Capa si confronta con mostri sacri del calibro di Humphrey Bogart e John Houston; immortala la bellezza di Gina Lollobrigida e l’intensità di Anna Magnani. Maturerà poi la scelta, congeniale alla sua sensibilità e all’oggetto privilegiato della sua ricerca artistica, di confrontarsi con i grandi maestri del neorealismo. Straordinarie dunque le immagini colte sul set di Riso Amaro, con ritratti mozzafiato di Silvana Mangano e Doris Dowling.
Completa il percorso la sezione dedicata alla collaborazione tra lo scrittore americano John Steinbeck e Robert Capa che darà avvio al progetto “Diario russo”: i due, nel 1947 decisero di partire insieme per un viaggio alla scoperta di quel nemico che era stato l’alleato più forte nella Seconda guerra mondiale: l’Unione Sovietica. Ne emerse un resoconto onesto e privo di ideologia sulla vita quotidiana di un popolo che non poteva essere più lontano dall’American way of life. Le pagine del diario e le fotografie che raccontano la vita a Mosca, Kiev, Stalingrado e nella Georgia sono il distillato di un viaggio straordinario e un documento storico unico di un’epoca, salutato dal New York Times come “un libro magnifico”.
Un reportage culturale sulla gente comune di uno dei paesi meno esplorati dai giornalisti e reporter mondiali. Una lezione di umanità ed empatia che ci ricorda l’importanza di conoscere concretamente luoghi e persone per superare pregiudizi e ignoranza.
La mostra prosegue con una serie di fotografie realizzate in Francia nel 1938 e dedicate all’edizione del Tour de France di quell’anno, dove l’attenzione del fotografo si focalizzerà sempre prevalentemente sul pubblico rispetto alle gesta sportive degli atleti.
Una sezione è dedicata alla nascita dello Stato d’Israele. Robert Capa, ungherese di origine ebraica, emigrato in Germania e poi in Francia e negli Stati Uniti, fondatore dell’agenzia Magnum Photos, era giunto sul posto per documentare la prima guerra arabo-israeliana del 1948. A pochi anni dalla Shoah, con la vita che riprende nonostante le violenze ancora in corso, l’obiettivo di Capa documenta le fasi iniziali della costituzione del nuovo Stato.
Per tutte le informazioni relative alla mostra cliccate sulla locandina
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