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Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma
In 22 Gennaio 2021 da Debora Borgognoni«LA MEMORIA NON È UNA PAROLA VUOTA. LA MEMORIA È LOTTA»
Lottare per ricordare. O meglio, per non dimenticare. Le parole del regista Giulio Base ci confermano l’importanza di non dimenticare quel 16 ottobre 1943, quando il Ghetto di Roma fu rastrellato dai nazisti e 1259 persone furono uccise per mano di una legge.
Cosa significa ricordare la Shoah? Siamo stati abituati, da bambini – e i bambini di oggi sono a loro volta abituati -, a parlare di memoria come di una materia lontana in un tempo inevitabilmente sempre più storico, e in uno spazio che perde sempre più i suoi contorni di orrore.
Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma parte dalla volontà di creare un filo che lega gli anni della Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, un filo che nel viaggio non si strappa, che non perde nulla della verità dell’epoca ma che rende giustizia al passato attraverso gli occhi e l’interpretazione di liceali che vivono gli anni Venti del Terzo millennio. Il passato e il presente così si fondono, si intersecano, di autoalimentano in un continuum di voci, di idee, di sguardi, di culture.
Sofia è una ragazza che ama suonare il violino, figlia di un famoso pianista e di una madre che non ha ancora trovato le giuste note su cui instaurare una comunicazione con lei. La capisce di più la nonna, che cura i suoi tormenti e che sarà uno specchio su cui riflettersi. Il ritrovamento, in mansarda, di una vecchia valigia dentro cui era stata cucita una lettera nel 1946 fa riemergere la storia di Sarah Cohen, bambina strappata dal Ghetto in quel terribile giorno d’ottobre e salvata da morte certa all’interno di un convento romano. Il lavoro da veri investigatori di adolescenti delle due culture, cristiani ed ebrei, va in parallelo con la creazione di un laboratorio di rappresentazione della storia di Sarah Cohen e della Storia tout court.
In una sorta di opera prima per Israel Cesare Moscati, lo sceneggiatore che ha voluto fortemente questo progetto e che ha dedicato la propria professione alla memoria, il film contiene temi e sottotemi importanti: la Shoah, i giovani, lo sport, il conflitto generazionale, la storia, Roma.
«Israel ha avuto l’intuizione di creare un laboratorio con i ragazzi: una volta la settimana si confrontava con loro sulla Shoah per la necessità di avere una interlocuzione, e non solo dei fatti storici letti e studiati sui libri. Il suo era un approccio non convenzionale, e spingeva tutti a dare una soluzione». (Sandro Bortolozzi, produttore).
Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma è un film di Giulio Base con Bianca Panconi, Daniele Rampello, Irene Vetere, Marco Todisco, Francesco Rodrigo, Emma Matilda Liò, Aurora Cancian, Alessandra Celi, Giulio Base, Lucia Zotti, Domenico Fortunato. È una produzione Altre Storie e Clipper Media con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli e Sandro Bartolozzi; opera realizzata con il sostegno di Regione Lazio e Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, e con il patrocinio della Comunità ebraica di Roma.
Il film è disponibile in esclusiva dal 27 gennaio 2021 su RAIPLAY, in onda su Rai 1 in seconda serata il 6 febbraio 2021.
Non perdete la recensione della Comtesse per la Rubrica Accidia – DivineComtesse lunedì 25 gennaio 2021!
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