IRA . Racconti da Kepler
Piano regolatore prossimo venturo
In 12 Agosto 2016 da Gianfranco MonacaVoi, che costruite la mia città, Mostar,
mettete grandi giardini tra le sue case
per quando non sapremo più dove seppellire.
Nei suoi giardini seppelliremo i figli
di Mostar, la mia città.
Voi, che costruite la mia città, Sarajevo,
piantate mille alberi nei suoi giardini:
ci nasconderemo per spararci l’un l’altro,
poi li taglieremo per scaldare i nostri vecchi.
Taglieremo gli alberi dei giardini
Di Sarajevo, la mia città.
Voi, che costruite la mia città, Pristina,
scavate scavate lunghe gallerie,
coprite coprite di forti corazze
la piazza del mercato e le strade
per quando avremo fame e faremo la fila
e le granate saranno il nostro pane.
Non costruite chiese sinagoghe moschee
nella mia città, Dubrovnik:
saranno distrutte a cannonate
cannonate che piovono dalle colline.
Costruite un grande ospedale nelle cantine
Per quando ci raccoglieranno a brandelli.
Voi che costruite la mia città, Mogadiscio,
non progettate uno stadio:
occorre un grande campo di concentramento
per quando verremo rastrellati,
scalzi e affamati da mesi di carestia,
da uomini armati di pace fino ai denti.
Non costruite quartieri popolari
Voi che costruite la mia città, Mosca;
non ci saranno immigrati da accogliere
li fermeremo alle dogane,
tornino a morire al loro paese,
non vogliamo inquinare la nostra miseria.
Voi che costruite la mia città, Hebron,
non ricamate strade sul suo mantello di case
ché non circolino autobus carichi di folla,
trappole che salteranno sul tritolo,
scatole di carne umana gettate sul fuoco.
Non fate strade nella mia città.
Voi che distruggete la mia città, Beirut…
Voi che distruggete la mia città, Mosul…
Voi che distruggete le città,
una, cento, mille città,
e non sapete neppure il loro nome:
Siete pagati per cliccare la morte…
Chi guadagna nel distruggere
guadagnerà per ricostruire…
Non costruite aeroporti nella mia città:
nessuno potrà più partire e arrivare.
Non costruite scuole nella mia città:
non ci saranno bambini per le loro lavagne.
Costruite soltanto banche e casseforti
E nessuno le distruggerà mai:
onnipotenti onnipresenti onniscienti.
Costruite fabbriche di armi
moderne, efficienti, redditizie
(fulmini di giustizia divina).
Nessuno saprà mai dove sono,
nessuno le vedrà mai,
nessun satellite le fotograferà,
nessun giornale le descriverà.
Nessun reporter resterà vivo
se le avrà viste,
perché non si può vedere dio
e sopravvivere.
Nessun giornalista resterà vivo
se ne avrà parlato male
perché è la morte
la pena per i bestemmiatori.
Voi che costruite la mia città
Mostar-Sarajevo-Pristina-Dubrovnik-
Mogadiscio-Hebron-Mosca, Mosul…
la mia città dai cento nomi,
progettate prima il cuore dei suoi abitanti,
dei suoi maestri e dei suoi pastori,
perché diventi città di uomini risorti
la mia città.
(6/1/1994 – 5/8/2016)
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Opinioni 12 Marzo 2024
- La coda alla vaccinara dei venditori di tessuti 6 Marzo 2024
- Un nuovo giorno 5 Marzo 2024
- Bruno Munari. Tutto 3 Marzo 2024
- Prima di diventare niente 24 Febbraio 2024