AVARIZIA . FrammentiAvari
Querelle sous la pluie
In 16 Agosto 2016 da Debora BorgognoniGli scatoloni là in soffitta sono da recuperare, mi dice lui. Cambiamo casa, che c’è di strano, eppure su in soffitta non ci voglio andare, in quel mucchio di cose che afferra i nodi segreti del tuo presente e li lega a frammenti di passato perché tanto il futuro non ha ancore e non ha fondale. Ha una nuova casa, mi dice lui. E io me ne convinco.
Apro uno scatolone, trovo una polaroid, è scolorita e io ne ricalco i contorni con dei pennarelli indelebili. Lui si chiamava Andy, stava assaggiando la consistenza della pioggia. Io ero triste perché la pioggia era l’espressione delle mie idee. Bagnate, evanescenti, grigie, cronotopi inesistenti e sospesi. Che fine avrà fatto dopo quel temporale? Lo scatolone sa ora di pioggia, lo chiudo senza emozioni.
È arrivato il camion, mi grida lui. Chiudo la botola, scendo stanco verso quel sole stentato che intravedo tra i clacson di questa città.
L’opera è di Andy Warhol, si intitola Querelle, anno 1982.
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